Il discorso di Pericle agli Ateniesi nel XXI secolo
Video-intervento di Alessandro Perissinotto, scrittore, rivolto alla comunità degli studenti.
Dalle prossime elezioni per eleggere il governatore del Maine si voterà con il Ranked Choice Vote. Questo significa che ogni elettore dovrà compilare una classifica dei candidati, dal primo all’ultimo. Il primo spoglio servirà non a scegliere il preferito ma a eliminare il meno votato. Esaurita quest’operazione, si ricontano le schede senza considerare l’escluso e così via, sino alla proclamazione del vincitore. E’ un sistema già adottato in Australia. Da una parte tende a sfavorire le ali estreme, dall’altra non costringe gli elettori al voto “utile”, come si suol dire turandosi il naso.
Uno dei tabù che la democrazia non ha voluto affrontare, per non confrontarsi con i propri limiti, è l’esigenza che la politica dovesse predisporre sistemi per circoscrivere l’influenza del retore piuttosto che allestirgli tribune.
Remo Bassetti (da Cosa resta della democrazia)
#Twitolodelgiorno: LE #CAMPAGNE DI #RUSSIA. #Elezioni in #Bulgaria e #Moldova, l’#Est si incammina verso #Putin
— RemoBassetti Twitoli (@BassettiRemo) 14 novembre 2016
Benedizione (Kent Haruf)
È cacciare via dal governo chi aveva conti segreti all’estero. Non è consegnare il potere al partito dei Pirati, che si sono fermati al 14,5% dei voti contro ogni sondaggio (ma cosa contano ormai i sondaggi?). È eleggere il 47,6% delle donne come parlamentari, quarta percentuale al mondo dopo Cuba, Bolivia e Ruanda.
Propongo di definire la variante soft del populismo con un piccola accorgimento grafico: populismo. Il leader non vuole illudere più di tanto il popolo che comanderà insieme a lui, perché quello che chiede è una delega in bianco. Al popolo egli promette semmai che non verrà più comandato, salvo poche cose essenziali. Il populismo è una retorica della libertà.
Remo Bassetti (da Cosa resta della democrazia)
Quando parliamo di democrazia stiamo occupandoci, prima ancora che del potere di governare grazie alla democrazia, del potere di governare nonostante la democrazia. Quello che ogni tanto scandalizza i decisionisti e li spinge a ingegnarsi per forzare certi blocchi o lentezze del sistema non è altro che la normalità e, in ultima analisi, l’essenza delle democrazia stessa. Stupirsene è come se nel pieno della monarchia assoluta qualcuno avesse esclamato: “Eh, ma questo vuole sempre l’ultima parola”.
Remo Bassetti (da Cosa resta della democrazia)
#Twitolodelgiorno: #CASA BIANCHISSIMA
Da #Obama a #Trump è già finito il riscatto nero— RemoBassetti Twitoli (@BassettiRemo) 11 novembre 2016
Confetti
(da “Derelitti e delle pene”)
Il discorso di Pericle agli Ateniesi nel XXI secolo
Video-intervento di Giuseppe Berta, storico dell’economia, rivolto agli abitanti della Città del Lavoro.
Un uomo da marciapiede
Anonimo senza tetto (più tre cani)
Recensione di Roberto Alajmo
(Dubbio preliminare: è possibile recensire un senzatetto? Cioè recensirlo senza risultare né impietosi né melensi, senza cadere negli opposti di compatimento e risentimento? Senza dimostrarsi reazionari/intolleranti, oppure fin troppo buonisti/mollacchioni? Dubito.). (altro…)
La storia ha dimostrato che è difficile sottrarsi all’alternativa: o i cittadini vengono educati alla vita pubblica e all’autogoverno e allora sviluppano una generale attitudine alla decisione appropriata, oppure vengono relegati lontanissimi dalle stanze del potere e diventano inaffidabili anche nella scelta di coloro che le decisioni appropriate sono chiamati a prendere.
Remo Bassetti (da Cosa resta della democrazia)
#Twitolodelgiorno: #Elezioni #USA e getta
#Trump #presidente è veramente difficile da accettare
— RemoBassetti Twitoli (@BassettiRemo) 9 novembre 2016
Ritratto di mio padre
Vittorio Bassetti, mio padre, arrivò tardi, più che ventenne, alla scherma.
A diciassette anni aveva saltato 1.75 in alto, miglior prestazione stagionale di uno juniores.Aveva praticato la corsa a ostacoli, il canottaggio, giocato a tennis nella napoletana Villa Comunale(era nato a Roma nel 1925, ma a sette anni trasferitosi all’ombra del Vesuvio) con il campione d’Italia Sirola.Nella scherma, allora assai statica, aveva tratto beneficio dal consistente background atletico. In pochi anni si era classificato tra i primi dodici sciabolatori d’Italia. (altro…)
La coperta dell’America
LA COPERTA DELL’#AMERICA
Nell’anno del #Nobel a #Dylan il rischio #Trump presidente. Gli USA da sempre simbolo di tutto e del suo opposto.
— RemoBassetti Twitoli (@BassettiRemo) 6 novembre 2016
L’infinito trasferiti i manoscritti di Leopardi
L’#INFINITO
Trasferiti i #manoscritti di #Leopardi mentre il #sisma continua a #terrorizzare gli #abitanti, l’#angoscia sgomenta noi tutti— RemoBassetti Twitoli (@BassettiRemo) 28 ottobre 2016