Archivi mensili: Novembre 2016

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Di |2020-09-11T15:17:04+01:0014 Novembre 2016|Democrazia secondo..|

Dalle prossime elezioni per eleggere il governatore del Maine si voterà con il Ranked Choice Vote. Questo significa che ogni elettore dovrà compilare una classifica dei candidati, dal primo all’ultimo. Il primo spoglio servirà non a scegliere il preferito ma a eliminare il meno votato. Esaurita quest’operazione, si ricontano le schede senza considerare l’escluso e così via, sino alla proclamazione del vincitore. E’ un sistema già adottato in Australia. Da una parte tende a sfavorire le ali estreme, dall’altra non costringe gli elettori al voto “utile”, come si suol dire turandosi il naso.

Di |2020-09-11T15:17:04+01:0011 Novembre 2016|Democrazia secondo..|

È cacciare via dal governo chi aveva conti segreti all’estero. Non è consegnare il potere al partito dei Pirati, che si sono fermati al 14,5% dei voti contro ogni sondaggio (ma cosa contano ormai i sondaggi?). È eleggere il 47,6% delle donne come parlamentari, quarta percentuale al mondo dopo Cuba, Bolivia e Ruanda.

Di |2020-09-11T15:17:04+01:0011 Novembre 2016|Democrazia secondo me|

Propongo di definire la variante soft del populismo con un piccola accorgimento grafico: populismo. Il leader non vuole illudere più di tanto il popolo che comanderà insieme a lui, perché quello che chiede è una delega in bianco. Al popolo egli promette semmai che non verrà più comandato, salvo poche cose essenziali. Il populismo è una retorica della libertà.

Remo Bassetti (da Cosa resta della democrazia)

Di |2020-09-11T15:17:04+01:0011 Novembre 2016|Democrazia secondo me|

Quando parliamo di democrazia stiamo occupandoci, prima ancora che del potere di governare grazie alla democrazia, del potere di governare nonostante la democrazia. Quello che ogni tanto scandalizza i decisionisti e li spinge a ingegnarsi per forzare certi blocchi o lentezze del sistema non è altro che la normalità e, in ultima analisi, l’essenza delle democrazia stessa. Stupirsene è come se nel pieno della monarchia assoluta qualcuno avesse esclamato: “Eh, ma questo vuole sempre l’ultima parola”.

Remo Bassetti (da Cosa resta della democrazia)

Confetti
(da “Derelitti e delle pene”)

Di |2020-09-11T15:17:04+01:0010 Novembre 2016|Derelitti e delle pene|

Continua la pubblicazione di una serie di monologhi che ho tratto alcuni anni fa da incontri con i detenuti di circa venti carceri italiani. Questa è la storia di un uomo che ha celebrato le nozze in carcere e che anche se non gli hanno dato il permesso per consumarle vede il lato buono delle cose.

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Un uomo da marciapiede

Di |2020-09-11T15:17:06+01:009 Novembre 2016|Il Nuovo Giudizio Universale|

cane_senzatetto

Anonimo senza tetto (più tre cani)

Recensione di Roberto Alajmo

(Dubbio preliminare: è possibile recensire un senzatetto? Cioè recensirlo senza risultare né impietosi né melensi, senza cadere negli opposti di compatimento e risentimento? Senza dimostrarsi reazionari/intolleranti, oppure fin troppo buonisti/mollacchioni? Dubito.). (altro…)

Di |2020-09-11T15:17:06+01:009 Novembre 2016|Democrazia secondo me|

La storia ha dimostrato che è difficile sottrarsi all’alternativa: o i cittadini vengono educati alla vita pubblica e all’autogoverno e allora sviluppano una generale attitudine alla decisione appropriata, oppure vengono relegati lontanissimi dalle stanze del potere e diventano inaffidabili anche nella scelta di coloro che le decisioni appropriate sono chiamati a prendere.

Remo Bassetti (da Cosa resta della democrazia)

Ritratto di mio padre

Di |2020-09-11T15:17:06+01:007 Novembre 2016|Mio padre|

Venti anni fa, esattamente in questo giorno, moriva mio padre. Ha offerto mille scintille per i miei fuochi. Cominciare questo spazio web proprio oggi è un modo per celebrarlo ancora. 7 novembre 2016.

Vittorio Bassetti, mio padre, arrivò tardi, più che ventenne, alla scherma.

A diciassette anni aveva saltato 1.75 in alto, miglior prestazione stagionale di uno juniores.Aveva praticato la corsa a ostacoli, il canottaggio, giocato a tennis nella napoletana Villa Comunale(era nato a Roma nel 1925, ma a sette anni trasferitosi all’ombra del Vesuvio) con il campione d’Italia Sirola.Nella scherma, allora assai statica, aveva tratto beneficio dal consistente background atletico. In pochi anni si era classificato tra i primi dodici sciabolatori d’Italia. (altro…)

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