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La poesia salverà il mondo

Di |2020-09-11T15:16:26+01:0024 Novembre 2017|La poesia salverà il mondo, Open space|

Questa settimana Paolo Febbraro, nato nel 1965 a Roma, dove vive. Poeta e saggista, ha pubblicato fra l’altro le opere poetiche Il Diario di Kaspar Hauser (2003, tradotto in spagnolo e in inglese) e Fuori per l’inverno (2014). Fra i lavori saggistici: L’idiota. Una storia letteraria (2011) e Leggere Seamus Heaney (2015). Nel 2016 è uscito un volume di racconti e prose brevi, I grandi fatti.

Sulla soglia

Di |2020-09-11T15:16:26+01:0024 Novembre 2017|Derelitti e delle pene|

Monologhi dal carcere

All’ingresso c’è scritto che è un carcere ma quest’istituto non saprei neppure se chiamarlo cosí. Magari sí, per esclusione. Le porte delle celle aperte tutto il giorno, e siamo sempre impegnati. Io poi adesso torno solo a dormire, ho cominciato a lavorare fuori.

 

C’è un tale via vai di educatori che noi siamo quasi la minoranza. Del resto siamo una cinquantina in tutto. Per chiedere di venirci devi essere già in galera, essere tossico e avere voglia di smettere. Sia la droga che la galera. (altro…)

Cosa succederebbe se lo stato desse soldi a tutti. La sfida del reddito di cittadinanza.

Di |2020-09-11T15:16:26+01:0024 Novembre 2017|Il futuro della democrazia|

A chi non piacerebbe alzarsi il 27 mattina di ogni mese, controllare l’home banking e verificare che lo Stato ha puntualmente versato uno stipendio senza che il beneficiario abbia fatto niente per meritarselo, salvo esistere? E, se questa erogazione riguardasse tutti, non sarebbe immaginabile che tutti fossero d’accordo nel renderla obbligatoria per legge? In realtà c’è un Paese, la Svizzera, in cui sono riusciti a raccogliere le firme per un referendum in tal senso, ma il 77% (sul 40% della popolazione che aveva partecipato) ha optato per il no, grazie. (altro…)

Recensione del film “The square”

Di |2020-09-11T15:16:27+01:0023 Novembre 2017|Il Nuovo Giudizio Universale|

Non credo di praticare un grave spoiler se anticipo che l’ultima frase pronunciata nel film “The square”, trionfatore a Cannes, è “Mi spiace, non posso esserle d’aiuto”, ed è pronunciata come pura e vuota forma di cortesia al termine di una conversazione che, a dispetto della concretezza di una domanda, si prospetta per tutta le sue sequenze come una cronica impossibilità di intendersi e interagire tra l’interrogante e chi risponde. Non è una frase casuale perché il tema dell’aiutare gli altri è il vero centro di un’opera audace e ambiziosa, con una strana struttura che somiglia a un film a episodi  concatenati, (altro…)

L’età della vigliaccheria

Di |2022-08-31T15:47:57+01:0017 Novembre 2017|Articoli recenti 2, Limite di velocità|

C’è una cosa che accomuna i terroristi della jihad e gli hater, gli odiatori del web,  ed è la vigliaccheria. Un tratto psicologico che, peraltro, si è ormai diffuso a macchia d’olio. In un libro della Princenton University di Chris Walsh, Cowardice, (altro…)

La poesia salverà il mondo

Di |2020-09-11T15:16:27+01:0017 Novembre 2017|La poesia salverà il mondo, Open space|

Questa settimana Sonia Gentili, docente di Letteratura Italiana (università di Roma “La Sapienza”), autrice di studi sulla letteratura medioevale e del Novecento, vincitrice del premio per la letteratura “A. S. Novaro” (Accademia dei Lincei, 2009), ha esordito con la raccolta di poesie L’impero e la Gorgone, prefazione di Giorgio Patrizi, Giulio Perrone editore, 2007. La sua seconda raccolta di poesie Parva naturalia è uscita nel 2012, con prefazione di Elio Pecora, per Nino Aragno editore. Con la raccolta di versi “Viaggio mentre morivo” (Aragno) ha ottenuto il Premio Viareggio- Rèpaci 2016.

Recensione del film “La ragazza nella nebbia”

Di |2020-09-11T15:16:27+01:0017 Novembre 2017|Il Nuovo Giudizio Universale|

“Parli come un libro stampato” è un modo di dire che sta a metà tra l’elogio e la derisione, segnalando da un lato l’appropriatezza e dall’altro la pedanteria. Il film “La ragazza nella nebbia” parla come un libro stampato nel senso che proviene da un romanzo già concepito come sceneggiatura e che poi ha venduto tre milioni di copie nel mondo. La particolarità del caso è che l’autore del libro e della sceneggiatura, Donato Carrisi, si propone nella veste di one-man-show, cioè anche come regista. (altro…)

Disastri azzuri (oltre Ventura)

Di |2020-09-11T15:16:27+01:0014 Novembre 2017|Storia e storie dello sport in Italia|

La spedizione della nazionale di calcio ai mondiali del Brasile del 1950 venne preceduta e accompagnata da una serie di condizioni che avrebbero obiettivamente reso improbabile un risultato positivo. L’anno prima, la tragedia di Superga aveva costretto i selezionatori, Novo e il giornalista Bardelli, (altro…)

Invece di ricaricare lo smartphone, ricarica te stesso

Di |2020-09-11T15:16:27+01:0014 Novembre 2017|Open space|

di Carlo Mazzucchelli

La ricarica dello smartphone, soprattutto ora che è diventata wireless, non è più un problema, lo è invece riuscire a rinunciare a un dispositivo che ha colonizzato la vita reale e quella virtuale in modo pervasivo, incatenando la mente, occupando il tempo e imprigionando l’attenzione di chi lo usa.

L’innovazione tecnologica continua sta cambiando la moda, con sempre nuovi materiali e componenti tecnologici indossabili come sensori, RFID, fibre vegetali ed elettroniche. (altro…)

Il mondo visto dal wrog

Di |2020-09-11T15:16:27+01:007 Novembre 2017|Focus|

Attraverso i link potete risalire immediatamente agli articoli indicati qui sotto.

Sono un piccolo campione rappresentativo di quel che è apparso in un anno di Wrog.

Per chi fosse interessato ad alcuni argomenti in particolare, è possibile risalirvi dalla sezione, oltre che dal motore di ricerca interno.

Perchè emigrate?

Perchè non giova ai quotidiani imparentarsi con Facebook

Frammenti di un discorso amoroso. La conversazione sentimentale 2.0

Quattro falle del capitalismo moderno che conducono alla rovina (oppure…)

Ricordate gli studi sull’inverno nucleare?

I fattorini di Foodora, le tasse di Google e la cecità dei cittadini

I viaggi di Gulliver recensiti da Jonathan Coe

Elena Ferrante colpo di scena finale

Top ten dei bugiardi

Testamento biologico, la legge che verrà

Piacere o essere: il sistema dei crediti sociali cinese. Lo vorreste anche in italia?

Airbnb, Uber e il razzismo: perché le piattaforme, per loro natura, discriminano

Bufale e web. Lettera (apocrifa) di Beppe Grillo ai media italiani

E i senatori adesso? Sorteggiamoli. Una proposta seria

La recensione del film “Easy- un viaggio facile facile”

Di cosa parliamo stasera? Chiediamolo alle carte

Ricordate gli studi sull’inverno nucleare?

Cari ragazzi che andate in giro con le cuffie 

Il linguaggio del diritto è troppo povero per difendere la donna. Una proposta.

Che cosa perdiamo quando perdiamo le parole. Per un’ecologia del linguaggio

Voci del verbo aspettare

Tutto quello che mi hanno rubato

L’uomo che chiudeva gli occhi

Il papa e il massaggiatore

Quel fotografo che non fotografa ma rende visibile l’invisibile

Le figure dei sogni

Monologo di un ufficiale di polizia penitenziaria

I detenuti politici durante il fascismo

Sventolare le parole

La spinta gentile ovvero condizionare gli altri a fin di bene

Resistenze Antonella Gianni

Pipp food

È il turno di Luigi Colucci, Libreria Bodoni, Torino

È il turno di Marco Lupo, Libreria Luxemburg, Torino

È il turno di Alberto Della Sala, Libreria IoCiSto, Napoli

Il fallimento delle élite non dipende dal web

Decalogo della conversazione

Medie ed elementari, niente bocciati per legge. È una strada giusta?

Quei test scolastici che bocciano l’Italia

I romanzi autobiografici sulla malattia 

Come stanno cambiando i dialoghi nella letteratura

Intervista all’ex feto dell’ultimo romanzo di McEwan

Trattato sulla mendicanza

Di |2020-09-11T15:16:27+01:007 Novembre 2017|Limite di velocità, Lo Storiopata|

Catalogo dei mendicanti del centro di Torino

Una è una zingara, di una certa età, non precisamente determinabile. Augura buona fortuna e insinua con discrezione il dubbio che però sia condizionata all’elemosina. Quando prende più confidenza saluta con “Belluzza” o “Belluzzo”.Più volte, del tutto incongruamente, è apparsa in foto su un giornale, mentre tocca una scultura in strada con scritto “Risparmio” (altro…)

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