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Il sessantotto recensito da chi non era nato/6. Rifamolo strano

Di |2020-09-11T15:16:17+01:006 Aprile 2018|Giudizio Universale antologia|

di Gioia Gottini. Antologia di Giudizio Universale (febbraio 2008)

Il film a episodi Amore e rabbia è proprio come il ’68: un’opera collettiva, sperimentale, di cui tutti parlano ma che pochi hanno visto. Qui proponiamo un remake ambientato nel 2008 (altro…)

Voci del verbo “rompere”

Di |2020-09-11T15:16:17+01:006 Aprile 2018|Lo Storiopata|

Nessuno è detestabile quanto chi ci rompe il giocattolo. Circolano più vite quando si rompono: le barriere, gli indugi, le acque, il ghiaccio, il silenzio, il preservativo. Circolano meno vite quando si rompono: le tregue, l’incanto, le ossa, i freni, con il fidanzato.Perché tanti calciatori della Roma si rompono il crociato? Nel Medioevo “rompere la festuca” stava per rompere l’accordo e l’amicizia. Forse Salvini rompe (la festuca) con Berlusconi. Chi rompe paga, se non lui l’assicurazione. Rompere le scatole, i cosiddetti, l’anima, el chitarin, gli zebedei, la cicoria, il santissimo, i corbelli, gli stivali, i marroni.

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Recensione del film “Visages, villages”

Di |2020-09-11T15:16:17+01:006 Aprile 2018|Il Nuovo Giudizio Universale|

Mi piace pensare che la ragione per la quale non è stato assegnato l’Oscar per il miglior documentario a Visages Villages sia che i giudici abbiano considerato riduttivo qualificarlo come documentario. Questo piccolo miracolo cinematografico, pur nella sua sciolta immediatezza, ha una complessità ideologica che lo colloca a metà tra un’inedita forma di road movie e uno stretto punto di contatto tra l’arte contemporanea e il cinema. (altro…)

La poesia salverà il mondo

Di |2020-09-11T15:16:19+01:006 Aprile 2018|La poesia salverà il mondo, Open space|

Matteo Pelliti nato a Sarzana nel 1972, si è laureato a Pisa, in Filosofia, con una tesi sulla “grammatica del linguaggio psicologico” in Wittgenstein, specializzandosi poi in “Comunicazione pubblica e politica”. Tra le sue raccolte di poesie e racconti: Versi ciclabili (Napoli, 2007), “Giocattoli” (Pisa, 2010), “Boicottando mongolfiere e ghigliottine” (Tapirulan, 2013), “Dal corpo abitato“(Luca Sossella Editore, 2015). Nel 2016 alcune poesie sono state pubblicate nell’Almanacco dei poeti e della poesia contemporanea n. 4 (Raffaelli Editore). Nel 2017 ha vinto la decima edizione del concorso di poesia di Tapirulan e ha pubblicato il saggio “La musica di Wittgenstein” (nel volume de “L’ospite ingrato” Nuova serie, n. 4, “L’esperienza della musica”, a cura di Luca Lenzini e Marco Gatto, Quodlibet). Nel 2015 ha scritto con Simone Cristicchi il monologo “Cristo si è fermato a Termini” (che ha debuttato a Taranto il 1 aprile 2015) e, con Manfredi Rutelli, lo spettacolo teatrale “Tacabanda” (racconto musicale per voce recitante e banda di paese).

La poesia salverà il mondo

Di |2020-09-11T15:16:19+01:0029 Marzo 2018|La poesia salverà il mondo, Open space|

Franca Mancinelli (Fano, 1981), è autrice di due libri di poesie, Mala kruna (Manni, 2007) e Pasta madre (con una nota di Milo De Angelis, Nino Aragno, 2013), uscito in anticipazione in Nuovi poeti italiani 6, a cura di Giovanna Rosadini (Einaudi, 2012). Una sua silloge è compresa, con introduzione di Antonella Anedda, nel XIII Quaderno italiano di poesia contemporanea, a cura di Franco Buffoni (Marcos y Marcos, 2017). Le sue brevi prose sono raccolte in Libretto di transito (Amos edizioni, 2018). Tradotte in inglese da John Taylor, sono in uscita sulle riviste The Bitter Oleander, Plume, The Fortnightly Review.

La poesia salverà il mondo

Di |2020-09-11T15:16:19+01:0023 Marzo 2018|Open space|

Franca Mancinelli (Fano, 1981), è autrice di due libri di poesie, Mala kruna (Manni, 2007) e Pasta madre (con una nota di Milo De Angelis, Nino Aragno, 2013), uscito in anticipazione in Nuovi poeti italiani 6, a cura di Giovanna Rosadini (Einaudi, 2012). Una sua silloge è compresa, con introduzione di Antonella Anedda, nel XIII Quaderno italiano di poesia contemporanea, a cura di Franco Buffoni (Marcos y Marcos, 2017). Le sue brevi prose sono raccolte in Libretto di transito (Amos edizioni, 2018). Tradotte in inglese da John Taylor, sono in uscita sulle riviste The Bitter Oleander, Plume, The Fortnightly Review.

Quando è che torna utile buttare qualcuno sotto il treno

Di |2020-09-11T15:16:19+01:0023 Marzo 2018|Motori di ricerca interiore|

E’ possibile che l’investimento mortale di un pedone da parte di un veicolo self-driving di Uber fosse inevitabile. E’ però un’occasione per ricordare quanto impegnativa si presenti, dal punto di vista morale oltre che tecnologico, la realizzazione delle auto senza guidatore. Anche se i produttori tendono a svicolare al riguardo, gli algoritmi dovranno pur ordinare una scala gerarchica di soluzioni e indurre il sistema di intelligenza artificiale a “scegliere” come procedere quando si tratti di sacrificare qualcuno (del genere: salvo il guidatore o butto sotto tre pedoni?). (altro…)

Il sessantotto recensito da chi non era nato/5. Dallo slogan allo spot

Di |2020-09-11T15:16:20+01:0023 Marzo 2018|Giudizio Universale antologia|

di Ascanio Celestini. Antologia di Giudizio Universale (febbraio 2008)

Le parole d’ordine dell’epoca e le pubblicità di oggi hanno la stessa funzione: affermare la propria esistenza. Ma da “L’impaginazione al potere” a “Magi water tutto pulito” qualcosa si è perso (altro…)

Recensione del film “Lady Bird”

Di |2020-09-11T15:16:20+01:0023 Marzo 2018|Il Nuovo Giudizio Universale|

T.V.B. sarebbe stato un buon nome per questo film. L’acronimo, proprio. Quello che tante pennarelli indelebili hanno impresso sui muri, sui sedili degli autobus o sui banchi di scuola, di solito incastonato in qualche frase assurda. T.V.B. è l’acronimo più insulso mai prodotto dalla mente umana perché ti voglio bene va fatto addentare con tutta la polpa alla persona cui lo si dice oppure va serbato nel brivido che ci percorre mentre lo pensiamo per donarlo nel momento che impacchetta il dono di dirlo (dono per chi lo dice e chi lo riceve), e quindi mai dovrebbe essere abbreviato, nemmeno per gioco. T.V.B. manca di pathos: è inflazionante, sbrigativo, sommario. (altro…)

Maradonapoli

Di |2023-08-04T10:43:15+01:0023 Marzo 2018|Storia e storie dello sport in Italia|

Nella seconda parte degli anni ottanta cambia nel campionato la coppia protagonista: non più Roma e Juventus ma Milan e Napoli. Tuttavia permangono, attraverso le due squadre, le formule della precedente contrapposizione: nord contro sud, ricchi contro poveri, collettivo contro individualità. (altro…)

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