Archivi annuali: 2018

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Psicologia della punteggiatura/1. Il punto

Di |2020-09-11T15:16:25+01:0020 Luglio 2018|Sulla scrittura|

Il punto sta andando incontro, nell’uso della lingua scritta, a un duplice e contraddittorio destino. Nello scritto comune, sempre più mediato dallo smartphone, scompare (ricordo altresì che il testo digitato non è uno scritto ma uno scriparlato: l’ho spiegato qui). (altro…)

Duane Michals

Di |2020-09-11T15:16:27+01:0020 Luglio 2018|Ufficio visti|

Se Georg Baselitz ha capovolto i quadri, Duane Michals ha capovolto la fotografia: cioè non alcune fotografie, ma proprio i concetti base della fotografia. Due su tutti. Il primo è che l’immagina parli da sola, e valga più di cento parole. Michals, per giunta con la vena dello scrittore di razza, ha invece “sporcato” suoi scatti con i testi, giungendo all’uovo di Colombo, ovvero alla dimostrazione che il testo e la foto insieme potessero dire molto più che il testo e la fotografia singolarmente (altro…)

Recensione del film “Il sacrificio del cervo sacro”

Di |2020-09-11T15:16:31+01:0020 Luglio 2018|Il Nuovo Giudizio Universale|

Il film comincia con una scena cruda e reale che potrebbe far alzare definitivamente dalla poltrona una quota di spettatori dallo stomaco delicato : un’operazione a cuore aperto. Yorgos Lanthimos mette subito in chiaro che non userà troppi riguardi verso lo spettatore. Chi resiste scoprirà che “Il sacrificio del cervo sacro” è però un’operazione a cuori chiusi. Algidi, intorpiditi, irraggiungibili.

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Recensione del film “A quiet passion”

Di |2020-09-11T15:16:50+01:0013 Luglio 2018|Il Nuovo Giudizio Universale|

“Questa è la mia lettera al mondo che non ha mai  scritto a me”. Comincia con questi versi, forse i più conosciuti di Emily Dickinson, il gioco del continuo affaccio testuale fuori campo sulle scene del film “A Quiet Passion”. E nel giudicare l’opera, da subito si pone l’obbligo critico di non regalare al regista Terence Davies meriti ascrivibili esclusivamente alla grandissima poetessa americana e alla capacità della sua opera, solo apparentemente semplice, di suscitare brividi in chi l’ascolta recitata. Se infatti è vero che il biopic su un personaggio (altro…)

La Igeneration: ritratto dei nati tra il 1995 e il 2012

Di |2020-09-11T15:16:52+01:0013 Luglio 2018|Web philosophy|

Cosa distingue gli adolescenti nati tra il 1995 e il 2012 dalle generazioni che li hanno preceduti? Una cosa, specialmente: il modo in cui passano il tempo. Nella giornata, mediamente, due ore e un quarto a mandare messaggi con il cellulare, due ore su Internet, un’ora e mezza con qualche gioco elettronico e circa mezzora in video chat. L’idea di collocare l’impiego digitale del tempo al centro dell’identità più profonda di una generazione proviene dalla psicologa Jean M. Twenge (Iperconnessi, appena pubblicato da Einaudi), che ha (finalmente!) separato questi adolescenti dai Millennial, gratificandoli di un’etichetta differenziata (IGeneration), e ne ha catalogato otto presunti aspetti distintivi. (altro…)

Quando l’autocertificazione è fuori luogo

Di |2020-09-11T15:16:57+01:0013 Luglio 2018|Limite di velocità|

Le decisione di autorizzare l’iscrizione scolastica in presenza di un’autocertificazione dei genitori sulla vaccinazione riporta al centro  dell’attenzione pubblica una figura ibrida, molto menzionata ma poco esplorata: l’autocertificazione. Proviamo a spenderci qualche pensiero, non solamente giuridico. Normalmente noi non ci “certifichiamo” ma ci presentiamo per come siamo, il che può originare nel prossimo delle certezze o delle presunzioni: se incontro qualcuno per strada sono certo che è vivo, se apre la porta di una casa alla quale busso tutti i giorni presumo che lì dentro abiti oppure lavori. (altro…)

“Badante o del razzismo dei parenti” di Mimmo Calopresti

Di |2020-09-11T15:17:14+01:006 Luglio 2018|Giudizio Universale antologia|

Antologia di Giudizio Universale, dalla “Guida per difendersi dal razzismo”

Colle Oppio, Roma. Palme altissime. Resti delle terme di Traiano, primo imperatore romano nato fuori dall’attuale Italia, più precisamente in Hispania. (I confini cambiano e si evolvono nei secoli creando stranieri secondo il momento storico). Stranieri dappertutto. (altro…)

Un calcio alla fortuna

Di |2020-09-11T15:17:19+01:006 Luglio 2018|Limite di velocità|

Se pensate che la vostra squadra di calcio del cuore ha perso ingiustamente di sicuro vi sbagliate.

Ecco perché.

Le partite di questi mondiali di calcio, anche a causa del livellamento generale, si stanno spesso decidendo ai rigori o negli ultimissimi minuti, e spesso con episodi occasionali o sfortunati. Gli appassionati e i tifosi possono così puntualmente discutere se la vittoria (e la parallela sconfitta)siano state meritate oppure no. Ma ha poi senso questa controversia, applicata al calcio?

Due giovani filosofi, Corrado del Bò e Filippo Santoni De Sio, si sono cimentati con la questione in un libro appena pubblicato da Utet (La partita perfetta. Filosofia del calcio). Il loro obiettivo non è una lettura filosofica complessiva del calcio bensì “presentare, discutere e possibilmente risolvere alcune questioni” che sorgono nelle partite di pallone. Il fulcro del libro è tuttavia l’interrogazione del rapporto tra giustizia  e calcio che scinderei in tre filoni: 1) Il risultato di una partita di calcio può essere ingiusto? 2) E, nel caso, sarebbe giusto cercare, con i regolamenti, di renderlo più giusto? 3) Come mai ci sono condotte non vietate dal regolamento, che però se praticate sul campo vengono considerate ingiuste? (altro…)

Gli auguri di compleanno dopo le notifiche di Facebook

Di |2020-09-11T15:17:23+01:006 Luglio 2018|Web philosophy|

Oggi Facebook mi notifica che 14 amici compiono gli anni e si porta avanti segnalandomi quelli che festeggeranno nei giorni a venire. In pochi secondi posso mandare un messaggio a ciascuno e anche ingraziarmelo con l’emoticon di una torta. Con molti di questi amici non c’è stata occasione di far seguire messaggi al contatto iniziale. Qualcuno effettivamente lo conosco, qualcuno è un amico davvero. Ma ha senso rispondere allo “stimolo” della macchina e ubbidirle inoltrando le candeline o mandando un video appositamente creato dal social? (altro…)

I viaggi di Gulliver/1

Di |2020-09-11T15:17:25+01:006 Luglio 2018|Lo Storiopata|

La contea norvegese che sperimenta un nuovo modo di punire

Senza voler disprezzare l’incantevole bellezza dei fiordi, attualmente la contea norvegese di Vestfold è interessante soprattutto per la sperimentazione di un originale sistema depenalizzante di alcuni reati. Approfittando della recente concessione di autonomia amministrativa, la contea da un anno sta brevettando una nuova modalità punitiva seguita con interesse da tutto il mondo accademico e giudiziario.In una conferenza stampa della scorsa settimana il suo ideatore, il giurista Bent-Ove Andersen, ha riportato un’impressionate statistica sulla riduzione dei reati che ne è conseguita, ma il numero limitato di abitanti della contea (comunque quasi 250.000) e la difficoltà a immaginare il metodo Andersen in un contesto ambientale differente suggeriscono ancora una certa prudenza. (altro…)

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