Quando è stata ammessa l’obiezione di coscienza per il servizio militare, gli obiettori assolvevano i loro obblighi mediante il servizio civile: nessuno pretendeva di diventare colonnello. Mi rimane incomprensibile la polemica sul concorso che l’ospedale San Camillo ha bandito per medici non antiabortisti, visto che la collocazione dei due vincitori riguarda l’interruzione delle gravidanze.In Italia l’obiezione è la regola: stando ai dati il 70% contro, per esempio, il 7% della Francia, e il problema è questo. Certo che anche i medici obiettori hanno diritto a fare carriera, ma vivaddio, proprio nell’area di cui impediscono il funzionamento? Ci sarebbe poi quel dettagliuccio del diritto delle donne ad abortire, alle condizioni previste dalla legge. Ma forse, secondo qualcuno, i pazienti esistono per consentire ai medici di lavorare invece che il contrario.
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Agli annosi problemi legati al pensiero cattolico che ancora pervade il nostro paese e alle assurde pretese di chi sceglie di specializzarsi in ginecologia senza assumersi tutte le responsabilità della sua scelta, soprattutto se medico ospedaliero.