Le agitazioni dei gilet gialli sono state da qualcuno (persino da Annie Ernaux) paragonate a un nuovo ’68. Sfugge a costoro quella banale differenza che costituisce il significato di lotta collettiva. Se gli venisse offerto un reddito o un risparmio fiscale che migliorasse la sua posizione relativa, non uno, non uno dei manifestanti, scenderebbe un’ora di più in piazza a invocare una riforma o un sistema sociale diverso.
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