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Archivio cronologico2020-09-11T15:17:17+01:00

Recensione del film “Il male non esiste”

1 Aprile 2022|2, Il Nuovo Giudizio Universale|

Per fare onore a questa settimana in cui le sale accolgono diverse fra le pellicole che si sono contese gli Oscar, mi sento obbligato ad accendere i riflettori sul miglior film in circolazione: che però non c’entra nulla con gli Oscar. Si tratta de Il male non esiste, uscito in Italia a marzo ma vincitore nel 2020 dell’Orso d’Oro a Berlino, (altro…)

Altro che smart working. Estratto da “Viaggio al termine della notte” di Louis-Ferdinand Céline

18 Marzo 2022|Open space|

Libri usati

O che si dovrebbero usare. Brevi passi da sottolineare, a volte da percorrere.

“Non vi serviranno a nulla i vostri studi qui, ragazzo mio! Voi non siete venuto qui per pensare, ma per fare i gesti che vi si comanderà di eseguire… Non abbiamo bisogno di immaginativi nell’officina. L’è di scimpanzè che abbiamo bisogno… Un consiglio ancora. Non parlate mai più della vostra intelligenza! Ci saranno altri che penseranno per voi! Tenetevelo per detto.”

Aveva ragione d’avvertirmi. Era meglio che sapessi come regolarmi sulle abitudini della casa. Di stupidaggini, n’avevo già abbastanza al mio attivo e per dieci anni almeno. Ci tenevo a passare ormai per un essere insignificante. Una volta rivestiti, fummo divisi in file che si strascicavano, per gruppi esistenti inviati di rinforzo verso quei luoghi da cui arrivava il fracasso enorme dei meccanismi. Tutto tremava nell’immenso edificio e anche noi, dai piedi all’orecchie posseduti da quel tremore, le scosse venivano dai vetri e dal pavimento e dalla ferraglia, vibrate dall’alto in basso. Si diventava macchine per forza e con tutta la propria carne ancor tremante in quel rumore di rabbia enorme che prendeva il didentro e il giro della testa e più in basso agitava le trippe e risaliva agli occhi in leggeri colpi precipitati, infiniti, continui. A misura che s’avanzava, perdevamo dei compagni. Si faceva loro un sorrisetto lasciandoli come se tutto quel che succedeva fosse pura cortesia. Non si poteva più né parlare né sentire. Ne rimanevano ogni volta tre o quattro intorno a una macchina.

Si resiste lo stesso, s’ha difficoltà a disgustarsi della propria sostanza, si vorrebbe poter arrestare tutto per poter riflettere e sentire in sé il cuore battere facilmente, ma ormai non è più possibile. Non può più finire. È come una catastrofe quell’infinita scatola d’acciaio e noi si gira dentro con le macchine e con la terra. Tutti insieme! E le mille rotelle e i piloni che non cascan mai e con essi dei rumori che vi schiacciano gli uni contro gli altri e certo così violenti che scatenano intorno a sé come delle specie di silenzi, che vi fanno un po’ di bene.

Var pensiero

18 Marzo 2022|8, Limite di velocità|

Come il VAR sta guastando il calcio e cosa ci dice che non riguarda strettamente il calcio

 

“Sai caro, il bacio di prima mi era sembrato sincero e appassionato, però rivedendolo al VAR …”. (altro…)

Paese che invadi, sanzioni che trovi

18 Marzo 2022|Limite di velocità|

Etica, efficacia e contraccolpi delle sanzioni

Oltre che dalla resistenza ucraina Putin pare spiazzato anche dalle sanzioni economiche: o più precisamente, l’inattesa resistenza ucraina ha reso “l’operazione militare speciale” sufficientemente cruenta, odiosa e lunga da offrire agli stati occidentali la determinazione e il tempo per adottarle. Si tratta di un “atto di guerra”, come dice Putin? (altro…)

18 Marzo 2022|1, Stretti e contraddetti|

Certo che se è dovuto andare in uno stadio a raccogliere applausi, Putin, significa che la guerra sta andando veramente male. E forse anche il consenso interno è più fragile di quel che sembra. (altro…)

Brevi considerazioni sulla guerra

4 Marzo 2022|Limite di velocità|

Non c’è altra specie cui sia noto il fenomeno della guerra, salvo due eccezioni nel mondo degli insetti: le termiti e soprattutto le formiche. Queste ultime, in particolare, sono gli unici animali, fuori dall’uomo, che conoscono la proprietà, possiedono riserve e beni, hanno dimore stabili e lavorano secondo gli ordini che ricevono in modo disciplinato. Secondo Gaston Bouthoul, cui si deve uno dei più completi saggi sulla natura e le ragioni della guerra (altro…)

4 Marzo 2022|1, Stretti e contraddetti|

L’Università della Bicocca prima blocca un corso di Paolo Nori su Dostoevskj, per ragioni di opportunità, e poi lo condiziona all’inserimento nelle lezioni di autori ucraini, e giustamente Nori si ritira. (altro…)

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