Archivio cronologico

Home>Archivio cronologico
Archivio cronologico2020-09-11T15:17:17+01:00

18 Marzo 2022|1, Stretti e contraddetti|

Certo che se è dovuto andare in uno stadio a raccogliere applausi, Putin, significa che la guerra sta andando veramente male. E forse anche il consenso interno è più fragile di quel che sembra. (altro…)

Brevi considerazioni sulla guerra

4 Marzo 2022|Limite di velocità|

Non c’è altra specie cui sia noto il fenomeno della guerra, salvo due eccezioni nel mondo degli insetti: le termiti e soprattutto le formiche. Queste ultime, in particolare, sono gli unici animali, fuori dall’uomo, che conoscono la proprietà, possiedono riserve e beni, hanno dimore stabili e lavorano secondo gli ordini che ricevono in modo disciplinato. Secondo Gaston Bouthoul, cui si deve uno dei più completi saggi sulla natura e le ragioni della guerra (altro…)

4 Marzo 2022|1, Stretti e contraddetti|

L’Università della Bicocca prima blocca un corso di Paolo Nori su Dostoevskj, per ragioni di opportunità, e poi lo condiziona all’inserimento nelle lezioni di autori ucraini, e giustamente Nori si ritira. (altro…)

Se ogni secondo si ripete. Estratto da Milan Kundera, “L’insostenibile leggerezza dell’essere”

4 Marzo 2022|Open space|

Libri usati

O che si dovrebbero usare. Brevi passi da sottolineare, a volte da percorrere.

Se ogni secondo della nostra vita si ripete un numero infinito di volte siamo inchiodati all’eternità come Gesù Cristo alla croce. È un’idea terribile. Nel mondo dell’eterno ritorno, su ogni gesto grava il peso di un’insostenibile responsabilità. Ecco perché Nietzsche chiamava l’idea dell’eterno ritorno il fardello più pesante.

Se l’eterno ritorno è il fardello più pesante, allora le nostre vite su questo sfondo possono apparire in tutta la loro meravigliosa leggerezza.

Ma davvero la pesantezza è terribile e la leggerezza meravigliosa? Il fardello più pesante ci opprime, ci piega, ci schiaccia al suolo. Ma nella poesia d’amore di tutti i tempi, la donna desidera essere gravata dal fardello del corpo dell’uomo. Il fardello più pesante è quindi allo stesso tempo l’immagine del più intenso compimento vitale. Quanto più il fardello è pesante, quanto più la nostra vita è vicina alla terra, tanto più è reale e autentica.

Al contrario, l’assenza assoluta di un fardello fa sì che l’uomo diventi più leggero nell’aria, prenda il volo verso l’alto, si allontani dalla terra, dall’essere terreno, diventi solo a metà reale e i suoi movimenti siano tanto liberi quanto privi di significato.

Che cosa dobbiamo scegliere, allora? La pesantezza o la leggerezza?

Estratto da Milan Kundera, “L’insostenibile leggerezza dell’essere”

Ma solo i bambini? Estratto da “Lo sviluppo sociale del bambino” di Jean Piaget

18 Febbraio 2022|Open space|

Libri usati

O che si dovrebbero usare. Brevi passi da sottolineare, a volte da percorrere.

“Il soggetto afferma sempre e non dimostra mai”

Un aspetto colpisce nel pensiero del bambino piccolo: il soggetto afferma sempre, e non dimostra mai. Notiamo d’altra parte che questa carenza della prova deriva naturalmente dai caratteri sociali della condotta in quell’età, cioè dall’egocentrismo concepito come mancanza di differenziazione fra il proprio punto di vista e quello degli altri. È infatti esclusivamente nei confronti degli altri che si è portati a cercare prove, mentre a sé si crede sempre subito, almeno sino a quando gli altri ci abbiano insegnato a discutere le obiezioni, e di conseguenza si sia interiorizzata tale condotta in quella forma di discussione interiore che è la riflessione. Quando si interrogano bambini al di sotto dei sette anni si è sempre colpiti dalla povertà delle loro prove, dalla loro incapacità a motivare le proprie affermazioni, e persino dalla difficoltà che provano nel ritrovare retrospettivamente come vi siano giunti. Allo stesso modo, dai quattro ai sette anni, il bambino non sa definire i concetti che usa, e si limita a indicare gli oggetti corrispondenti e a definirli secondo l’uso (“serve a”), ciò a causa della duplice influenza del finalismo e della difficoltà di giustificazione.

Jean Piaget, estratto da “Lo sviluppo sociale del bambino”

Gatti scalciati e baci rubati

18 Febbraio 2022|10, Limite di velocità|

Oltre il sensazionalismo dell’istante

La scorsa settimana il calciatore del Chelsea Kurt Zouma ha postato un video in cui fa un mazziatone al suo gatto, colpendolo con manrovesci e pedate, una in particolare simile al rinvio dal fondo. Il trattamento sembra più plastico che crudele: Zouma, filmato dal fratello che insieme a lui si sbraca dalle risate, cerca l’effetto spettacolo. Quel che appare più incredibile non è tanto che si accanisca contro il gatto (benché in termini di empatia extra-specifica tra uomini e felini sia questo l’aspetto più deplorevole) ma che si sia fatto l’idea che le immagini in rete sarebbero risultate divertenti. (altro…)

Mettersi in coda

18 Febbraio 2022|Limite di velocità|

Sei ore di coda per fare il vaccino: accadeva ancora all’inizio di quest’anno presso alcuni hub meno efficienti. D’altronde, tra quelli che si lamentavano ce n’erano alcuni disposti a mettersi in coda per i saldi alle sei del mattino senza fiatare. La frustrazione dello stare in coda è direttamente o inversamente proporzionale all’indispensabilità del bene per il quale si sta sopportando l’attesa? (altro…)

18 Febbraio 2022|1, Stretti e contraddetti|

La più formidabile attitudine riproduttiva dimostrata dal sistema capitalistico è quella di trasformare qualsiasi insorgenza di opposizione culturale, antagonistica o correttiva, in una merce mainstream (altro…)

Torna in cima