Il ritorno della tubercolosi
Per la prima volta in 20 anni l’OMS segnala un aumento delle persone che contraggono la tubercolosi e il suo passaggio a una varietà più resistente ai farmaci. (altro…)
Googlare per uccidere con l’ascia
Una donna in Galles ha fatto a pezzi il partner che era sdraiato a casa a guardare l’Ipad. Era appena tornata in taxi con un’ascia acquistata in un negozio (altro…)
Tu vuò fà lu giapponese
Il libro “Ikigai: il segreto giapponese di una vita lunga e felice” è stato tradotto in 63 lingue e ha venduto 3 milioni di copie. (altro…)
“Sguardi sul mondo attuale”, estratto da Paul Valery
Libri usati
O che si dovrebbero usare. Brevi passi da sottolineare, a volte da percorrere.
Sfortunatamente per il genere umano, è nella natura delle cose che i rapporti tra i popoli abbiano sempre inizio attraverso un contatto tra gli individui meno adatti a ricercare le radici comuni e a scoprire, prima di ogni altra cosa, la corrispondenza delle sensibilità. I popoli entrano inizialmente in contatto attraverso i loro uomini più duri, più avidi, oppure attraverso quelli più determinati a imporre le proprie dottrine e a dare senza ricevere, cosa che li distingue dai primi. Gli uni e gli altri non mirano assolutamente alla parità degli scambi e il loro ruolo non consiste neppure in minima parte nel rispettare la pace, la libertà, i beni o le credenze altrui. La loro energia, le loro capacità, le loro facoltà intellettuali, la loro abnegazione sono tutte volte a creare e sfruttare l’ineguaglianza. Essi si consumano e spesso si sacrificano nell’impresa di fare agli altri quello che non vorrebbero fosse fatto a loro. Ora, bisogna necessariamente disprezzare gli altri, a volte senza averne consapevolezza e anzi con la coscienza tranquilla, per impegnarsi a sottometterli o irretirli. All’inizio è il disprezzo: nessuna reciprocità si stabilisce in modo più naturale e rapido.
Non si dovrebbe più cantare Va’ pensiero. Politica, e troppo divisiva. (altro…)
L’uomo della marcia su Roma (l’altro). Luigi Facta
Nel centenario della marcia su Roma impera, inevitabile, il ricordo del marciatore, Benito Mussolini (in senso metaforico, perché alla marcia non partecipò direttamente). Al termine delle rievocazioni giornalistiche, di nuovo, rimarrà pallido o eluso il ricordo del marciato, ossia del capo del governo che non riuscì a impedire o contenere la manifestazione delle camicie nere che aprì le porte all’avvento del fascismo. Luigi Facta, condannato all’oblio, (altro…)
Se i docenti anziani non si tolgono dalle scatole
Poche settimane fa uno storico docente della New York University è stato licenziato (così riportano le poche fonti italiane che hanno riportato il caso, tra poco utilizzerò i termini corretti) a causa di una petizione contro di lui da parte di 82 dei 350 studenti del suo corso, indispettiti dall’eccessiva difficoltà delle lezioni e dalla severità dei criteri di valutazione. (altro…)
Recensione del film “Le buone stelle. Broker”
Il più bel complimento che si potrebbe rivolgere a Hirozaku Kore’eda è di essere un regista familiare. Infatti il compito artistico che si è assegnato è di indagare con occhio bendisposto cosa, una famiglia, contenga di buono. (altro…)
A Parigi il lavoro è da cani
Il Comune di Parigi, dopo quelli di Grenoble e Nizza, si accinge ad autorizzare i dipendenti pubblici a portare gli animali domestici al lavoro. (altro…)
Prendere a schiaffi per sport
Il Nevada ha formalizzato la prima Lega ufficiale di un recente sport che consiste nel tirare schiaffi. Il popolare anchorman sudafricano Trevor Noah (altro…)
La crisi decaffeinata di Nestlè
Togli la caffeina dal caffè, togli la crisi da una multinazionale nel periodo della crisi. Nestlè in un anno ha aumentato del 9,5 i prezzi dei suoi prodotti, (altro…)
Dove si nasconde il lupo di Ayelet Gundar-Goshen
Quanto sappiamo veramente dei nostri figli? La scrittrice israeliana Ayelet Gundar-Goshen (autrice, fra l’altro, di Svegliare i leoni) dichiara nelle interviste di essersi lasciata guidare da questa domanda per trarre ispirazione (altro…)
Sette dischi femminili e potenti
Cominciamo da quelli che in realtà nuovissimi non sono, perché sono usciti a inizio 2022 ma sarebbe un peccato se vi fossero sfuggiti. E sono diversi tra loro, che più diversi non si può.
Il primo è paradisiaco nel titolo e nella realizzazione. In Eden la soprano Joyce DiDonato dimostra come una vocalità forgiata nella musica barocca, (altro…)
Recensione del film “Maigret”
Nei giorni in cui spopolano le serie, i gialli e i noir, il grande schermo ripropone dopo una lunga assenza il simenoniano, mitico commissario Maigret: (altro…)
J.W. Goethe, estratto da “I dolori del giovane Werther”
Libri usati
O che si dovrebbero usare. Brevi passi da sottolineare, a volte da percorrere.
Che la vita dell’uomo sia soltanto un sogno, è impressione di molti, e anch’io lo penso continuamente. Quando vedo i limiti cui sono costrette le forze vitali e creative dell’uomo; quando osservo che tutta la nostra attività si esaurisce spesso nella soddisfazione di bisogni che hanno solo il fine di prolungare la nostra povera esistenza, e che risolviamo certe grandi questioni con trasognata rassegnazione, che in realtà non facciamo altro che dipingere figure colorate e luminosi orizzonti sulle parti tra le quali siamo prigionieri. Tutto questo mi rende muto. Così succede che mi ripiego su me stesso e scopro tutto un mondo! Più un presagio e un desiderio oscuro, che una forza vera e viva. Allora tutto si confonde davanti ai miei sensi e guardo il mondo ridendo e sognando. Che i ragazzi non sanno ciò che vogliono è opinione concorde di tutti i sapientissimi maestri e precettori. Che però anche gli adulti brancolino su questa terra senza sapere da che parte vengono e dove vanno, e che ugualmente agiscano senza una meta e si lascino guidare a forza di zuccherini, dolci, e frustate, ecco, questo non lo vuole ammettere nessuno, anche se mi sembra così evidente che si tocca con mano.
Sally Gabori, imparare a ottant’anni
Ufficio Visti
Questa è una delle vicende più incredibili nella storia della pittura, oltre che l’occasione di riflettere sulle forme di rappresentazione di una persona matura, e anzi senile, (altro…)
Astensione, astenia della democrazia
Il partito degli astenuti, alle ultime elezioni, è salito al trentasei per cento. Certo, niente di simile alle elezioni suppletive in Sardegna per un seggio al Senato nel 2019, nelle quali rimase a casa l’84%, che era a sua volta meglio dell’87% in Slovacchia per le elezioni europee del 2014. E dovrebbe consolarci il fatto che, ad esempio, negli Stati Uniti o nel Regno Unito – che non raggiunge la metà nemmeno per eleggere il sindaco di Londra – una cifra di questo tipo verrebbe celebrata (altro…)
Poche cose, dall’esterno, sono noiose quanto una stanza in cui sono riunite solo persone che praticano lo stesso mestiere. (altro…)
I fascisti alle elezioni
“Noi ci permettiamo il lusso di essere aristocratici e democratici, conservatori e progressisti, reazionari e rivoluzionari, legalisti e illegalisti, a seconda della circostanza di tempo, di luogo e d’ambiente nelle quali siamo costretti a vivere e ad agire”. (altro…)