La crisi decaffeinata di Nestlè
Togli la caffeina dal caffè, togli la crisi da una multinazionale nel periodo della crisi. Nestlè in un anno ha aumentato del 9,5 i prezzi dei suoi prodotti, (altro…)
Togli la caffeina dal caffè, togli la crisi da una multinazionale nel periodo della crisi. Nestlè in un anno ha aumentato del 9,5 i prezzi dei suoi prodotti, (altro…)
Quanto sappiamo veramente dei nostri figli? La scrittrice israeliana Ayelet Gundar-Goshen (autrice, fra l’altro, di Svegliare i leoni) dichiara nelle interviste di essersi lasciata guidare da questa domanda per trarre ispirazione (altro…)
Cominciamo da quelli che in realtà nuovissimi non sono, perché sono usciti a inizio 2022 ma sarebbe un peccato se vi fossero sfuggiti. E sono diversi tra loro, che più diversi non si può.
Il primo è paradisiaco nel titolo e nella realizzazione. In Eden la soprano Joyce DiDonato dimostra come una vocalità forgiata nella musica barocca, (altro…)
Nei giorni in cui spopolano le serie, i gialli e i noir, il grande schermo ripropone dopo una lunga assenza il simenoniano, mitico commissario Maigret: (altro…)
Che la vita dell’uomo sia soltanto un sogno, è impressione di molti, e anch’io lo penso continuamente. Quando vedo i limiti cui sono costrette le forze vitali e creative dell’uomo; quando osservo che tutta la nostra attività si esaurisce spesso nella soddisfazione di bisogni che hanno solo il fine di prolungare la nostra povera esistenza, e che risolviamo certe grandi questioni con trasognata rassegnazione, che in realtà non facciamo altro che dipingere figure colorate e luminosi orizzonti sulle parti tra le quali siamo prigionieri. Tutto questo mi rende muto. Così succede che mi ripiego su me stesso e scopro tutto un mondo! Più un presagio e un desiderio oscuro, che una forza vera e viva. Allora tutto si confonde davanti ai miei sensi e guardo il mondo ridendo e sognando. Che i ragazzi non sanno ciò che vogliono è opinione concorde di tutti i sapientissimi maestri e precettori. Che però anche gli adulti brancolino su questa terra senza sapere da che parte vengono e dove vanno, e che ugualmente agiscano senza una meta e si lascino guidare a forza di zuccherini, dolci, e frustate, ecco, questo non lo vuole ammettere nessuno, anche se mi sembra così evidente che si tocca con mano.
Questa è una delle vicende più incredibili nella storia della pittura, oltre che l’occasione di riflettere sulle forme di rappresentazione di una persona matura, e anzi senile, (altro…)
Il partito degli astenuti, alle ultime elezioni, è salito al trentasei per cento. Certo, niente di simile alle elezioni suppletive in Sardegna per un seggio al Senato nel 2019, nelle quali rimase a casa l’84%, che era a sua volta meglio dell’87% in Slovacchia per le elezioni europee del 2014. E dovrebbe consolarci il fatto che, ad esempio, negli Stati Uniti o nel Regno Unito – che non raggiunge la metà nemmeno per eleggere il sindaco di Londra – una cifra di questo tipo verrebbe celebrata (altro…)
Poche cose, dall’esterno, sono noiose quanto una stanza in cui sono riunite solo persone che praticano lo stesso mestiere. (altro…)
“Noi ci permettiamo il lusso di essere aristocratici e democratici, conservatori e progressisti, reazionari e rivoluzionari, legalisti e illegalisti, a seconda della circostanza di tempo, di luogo e d’ambiente nelle quali siamo costretti a vivere e ad agire”. (altro…)
A proposito del numero dei linguaggi amorosi, e se si tratti o no di una cosa seria
Scopri quali sono i cinque linguaggi dell’amore! (altro…)
La tecnologia digitale allarga a dismisura quel che una persona può fare ma ancor di più quel che lo stato in cui risiede gli può impedire. (altro…)
Tornerà pure sugli stessi temi, e anche sugli stessi titoli (Crimes of the future già si chiamava un suo film del 1970) ma quanto ancora ha da raccontare, inventare, mostrare l’ottantenne David Cronenberg! (altro…)
L’istruttoria dell’Unione Europea verso l’Ungheria si potrebbe immaginare svolta così. “Siete una democrazia?” “Sì, ma illiberale”, con il che Orban avrebbe solo replicato la sua nota affermazione del 2014. (altro…)
Norbert Paulini è un appassionato bibliofilo, proprietario e animatore a Dresda di una ricercatissima libreria antiquaria (altro…)
Devono passare, i tremila ragazzi febbricitanti, sono di rinforzo, con le loro baionette devono decidere le sorti dell’assalto alle trincee davanti e dietro la linea dei colli e ai villaggi in fiamme, appoggiare l’avanzata fino a un determinato punto, indicato nell’ordine che il loro comandante tiene in tasca. Sono tremila, affinché rimangano in duemila quando saranno presso i colli e villaggi; questo è il significato del loro numero. Essi sono un corpo predisposto, anche dopo gravi perdite, ad agire e vincere e a poter salutare la vittoria, ancora con urrà di migliaia di voci senza tener conto di quelli che si sono appartanti cadendo. Parecchi si sono già separati, sono caduti durante la marcia forzata, per la quale si sono dimostrati troppo giovani e fragili. Si fecero sempre più pallidi, barcollanti, vollero fare ancora uno sforzo ostinato, ma finirono col restare indietro. Si trascinarono ancora un tratto a fianco della colonna in marcia e poi scomparvero dove non era bello giacere. Era giunto il bosco straziato. Ma i giovani che sbucano in ordine sparso sono ancora numerosi; tremila possono reggere a un salasso e ciò nonostante rimangono un’unità formicolante. Già allargano la nostra zona molle battuta, la strada, la viottola di campagna, i campi limacciosi (…). essi avanzano a precipizio, come vien viene, con grida scomposte, coi piedi pesanti come in un sogno tormentoso, perché le zolle del campo si attaccano plumbee ai goffi stivali. Si buttano a terra all’urlo dei proiettili in arrivo, per poi rialzarsi e correre avanti, con esclamazioni di giovanile coraggio, perché non sono stati colpiti. Vengono colpiti, cadono agitano le braccia, con uno sparo in fronte, nel cuore, nelle viscere. Giacciono col viso nel fango, non si muovono più. Giacciono, la schiena sollevata dallo zaino, la nuca affondata nel terreno, e adunghiano l’aria. Ma il bosco ne manda degli altri, che si buttano a terra e saltano e muti o urlanti procedono incespicando tra i caduti.
Lontano dalle luci degli spettacoli metropolitani, c’è un’Italia piccola e periferica che pratica una tenace resistenza culturale, della cui esistenza e vitalità si può, ahimè, venire al corrente solo per caso. (altro…)
Se proprio doveste scegliere tra un anno schifoso al lavoro o annoiarvi durante le vacanze, per cosa optereste? Peraltro, una delle ragioni che potrebbero rendere schifoso il tempo lavorativo è proprio essersi annoiati durante. (altro…)
Un bambino apprende di essere nipote per via materna di Hitler e si trascina per tutta la vita questo trauma. Molti narratori nostrani (altro…)
La scoperta di possedere ancora riserve pulsionali per vivere una grande passione nella terza età ha offerto al cinema un recente filone (o almeno filoncino) di un certo successo. (altro…)