Limite di velocità

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IL GIORNO IN CUI È FINITO IL MONDO IN CUI SONO NATO

Di |2024-11-11T12:52:33+01:008 Novembre 2024|5, Limite di velocità|

Quale cambiamento si nasconde dietro la vittoria di Trump

Prima di spiegare perché con l’elezione di Trump finisce il mondo in cui sono nato (cioè, quello che corre dal
1961 fino al 5 novembre 2024) è giusto specificare che tutta una serie di critiche riguardanti questo esito
elettorale – e che in buona parte sottoscriverei a titolo personale – lasciano il tempo che trovano. (altro…)

I super ricchi e l’inimicizia verso l’umanità

Di |2024-11-08T19:53:57+01:0018 Ottobre 2024|6, Limite di velocità|

Limitarianismo: come regolarsi con le ricchezze smisurate?

Si torna a parlare, e non solo in Italia, dell’imposta patrimoniale. Da un punto di vista strettamente sociologico suscita sempre stupore che non incontri un costante favore popolare: riguarderebbe i pochissimi rispetto ai moltissimi, e questo in democrazia sarebbe un buon viatico. (altro…)

Come ti muovi ti fulmino

Di |2024-11-11T14:32:29+01:0013 Settembre 2024|9, Limite di velocità|

La deterrenza, dalle guerre e dal diritto penale al rafforzamento della comunità

Mettiamo che funzioni così. L’ex violento si presenta dalla moglie da cui si sta separando per minacciarla: non gli viene solo inibito di avvicinarsi alla donna ma proibito di mettere piede nel comune, salvo autorizzazione della prefettura per (altro…)

Sulla folla

Di |2024-11-11T14:30:40+01:0021 Giugno 2024|4, Limite di velocità|

Sulla folla

L’unione fa la forza. O no?

Siamo a Gravina in Puglia, ed è appena scoppiata un’epidemia. Non si tratta del 2020 e del Covid, ma invece del 1886 e del colera. Non è però che la gente fosse più remissiva rispetto ai provvedimenti di emergenza dell’autorità, anzi. In una simile situazione – uno penserebbe – se il sindaco decide (altro…)

Due anni dopo. Cosa fare con la guerra in Ucraina

Di |2024-07-19T09:39:54+01:002 Marzo 2024|Articoli recenti 1, Limite di velocità|

Il 21 febbraio 2022 Putin riunisce al Cremlino il Consiglio di sicurezza. Partecipano tutti i vertici dello stato (alti ministri, presidenti assemblee, servizi segreti, alti gradi militari): 23 uomini e una donna. Tre giorni dopo, il parto di tale riunione è l’invasione dell’Ucraina. Se del meeting possedessimo una foto, la parte più interessante sarebbe nel fuoricampo: un fuoricampo speciale, non nello spazio bensì nel tempo. I 24, infatti, continuano oggi a occupare il medesimo posto nelle istituzioni. Quello che prevedevamo come un terremoto, anche interno, non ha scalfito nessuno di loro. (altro…)

Finire sotto un trauma

Di |2024-06-28T16:30:14+01:0016 Febbraio 2024|10, Limite di velocità|

La vulnerabilità, fra trigger warning e resilienza

 

Quando qualcosa sta prendendo piede in America, di solito bisogna domandarsi non tanto se ma quando funzionerà allo stesso modo in Europa. E nel frattempo, interrogarsi a fondo sulla sua opportunità (o inopportunità) per evitare di farsi trovare impreparati. È questo il caso del trigger warning, da molti liquidato come uno degli approcci più estremi e spigolosi del politicamente corretto. (altro…)

Se la pressione mediatica spinge al suicidio una persona comune

Di |2024-07-19T10:10:40+01:0019 Gennaio 2024|Limite di velocità|

Il caso della ristoratrice, l’oggetto produttivo dei social, una proposta di riforma mediatica

In questo articolo spiegherò perché tecnicamente il suicidio della ristoratrice Giovanna Pedretti dal punto di vista mediatico (includendo nella definizione sia i media ufficiali che i social) debba considerarsi un successo. E nella parte conclusivo sosterrò, per questa ragione, la necessità di una modifica radicale del sistema mediatico. (altro…)

Occupato

Di |2023-10-13T19:35:43+01:0013 Ottobre 2023|3, Limite di velocità|

I vincitori del concorso di micro-narrativa

Presento qui i vincitori che ho scelto, insieme a una piccola giuria, del concorso “Occupato”, sponsorizzato dal mio romanzo Una gran e sostenuto dall’editore Morellini.

La richiesta era di partire dalla scena che si ripete milioni di volte al giorno in altrettanti bagni. Uno che bussa e l’altro risponde “Occupato”. (altro…)

Il tuo viso non ti appartiene

Di |2024-07-19T10:10:30+01:0013 Ottobre 2023|Limite di velocità|

Sviluppo e pericoli del riconoscimento facciale

Ecco quello che potrebbe capitarvi in futuro. State mettendo il piede fuori la porta di casa, oppure sorseggiando un cocktail al vostro locale preferito o siete seduti nella vostra scrivania di ufficio, un pochino defilata rispetto al pubblico, quando vi viene incontro un volto che non vi rammenta nulla. (altro…)

Not in my ear. Contro i pirati dello spazio acustico

Di |2024-06-21T17:17:41+01:0015 Settembre 2023|Limite di velocità|

Quando e da chi dobbiamo esigere il silenzio. O almeno un volume differente.

 

Partiamo da un esempio pratico. Nella tranquilla isola greca in cui uso tornare sovente d’estate, soggiorno normalmente in un piccolo hotel che affaccia sul porto. (altro…)

Liberi di dire quello che si pensa?

Di |2024-06-28T16:31:08+01:008 Settembre 2023|10, Articoli recenti 2, Limite di velocità|

Il campo linguistico, tra Vannacci e il politicamente corretto

Ma insomma, uno sarà pure padrone di dire quello che pensa! Negli ultimi tempi questa frase, nel dibattito pubblico, viene pronunciata sempre più spesso. E con apparente rovesciamento dei ruoli, paladina del principio della libertà di manifestazione del pensiero si presentaper lo più la destra politica. (altro…)

Cinque veloci consigli musicali

Di |2023-10-13T16:00:58+01:004 Agosto 2023|Forse ti sei perso, Limite di velocità|

Premesso che non mi occupo di hit, se siete del parere che un disco per l’estate debba essere comunque allegrotto quel che ho da proporvi è l’album Octophilia del gruppo balcanico Kermesz à l’Est, l’uscita forse più interessante di world music negli ultimi tre mesi: un estroso gruppo balcanico che in un amen fa slittare (altro…)

Io, il lanzichenecco

Di |2024-03-02T09:06:36+01:0029 Luglio 2023|Forse ti sei perso, Limite di velocità|

La settimana scorsa sono salito insieme ai miei amici sul treno da Roma a Foggia e siccome i nostri genitori sono dei pezzenti arricchiti ce lo hanno pagato in business class. Vicino a me c’era seduto un tipo vestito in giacca e pantaloni come metà dello scompartimento, solo un po’ più costoso: giacca di marca, pantaloni di lino da sartoria che saranno costati un po’ di testoni, e uno di quegli orologi d’oro che se ci entri nei quartieri ti portano via pure il braccio, anche perché ci si pagano sei anni di viveri. (altro…)

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