Ritratto di mio padre
Vittorio Bassetti, mio padre, arrivò tardi, più che ventenne, alla scherma.
A diciassette anni aveva saltato 1.75 in alto, miglior prestazione stagionale di uno juniores.Aveva praticato la corsa a ostacoli, il canottaggio, giocato a tennis nella napoletana Villa Comunale(era nato a Roma nel 1925, ma a sette anni trasferitosi all’ombra del Vesuvio) con il campione d’Italia Sirola.Nella scherma, allora assai statica, aveva tratto beneficio dal consistente background atletico. In pochi anni si era classificato tra i primi dodici sciabolatori d’Italia. (altro…)