Frank Horvat
Lafayette Anticipation
Cosa ha da dire l’arte della biennale sulla vita
Due premesse di contestualizzazione storica vanno probabilmente fatte: una è che la tradizionale concorrenza tra scienza e arte nel rendere visibile l’invisibile volge in questo momento nettamente a favore della scienza, che si spinge anzi non all’emersione ma alla soppressione dell’invisibile (il culmine di ciò è nella negazione della coscienza e nella riduzione dei processi mentali alle localizzazioni dinamiche che emergono dal neuroimaging). (altro…)
Liu Bolin
Ufficio visti
I diari di Keith Haring
Sto sperimentando fisicamente il perimetro di un certo spazio. Dopo che ho segnato un certo spazio, o creato un certo bordo, sono fisicamente consapevole dei miei limiti . Ho creato i miei confini e il mio spazio”. (altro…)
Quel fotografo che non fotografa ma rende visibile l’invisibile
La mostra imperdibile di Erik Kessels è un piccolo trattato di arte contemporanea
Erik Kessels è un personaggio bizzarro, poliedrico, con una solida fama di pubblicitario e più genericamente di “creativo”. Da buon pubblicitario si è visto sfilare davanti migliaia di foto patinate, che la professionalità rendeva in qualche modo simili tra loro e fredde.
Cento anni dalla morte di Rodin: i disegni erotici
L’Institut du Monde Arabe
Ufficio visti
Bruno Munari
Ufficio visti
Museo Kampa
Ufficio visti
Gao Bo
Ufficio visti
Marina Abramovic
Ufficio visti
Jannis Kounellis
Ufficio visti
Mitoraj a Pompei
Ufficio visti
Jeong Mee Yon
Ufficio visti
Una delle parti che mi ha colpito è il progetto “Pink and Blue Project” del’artista coreana Jeong Mee Yon, una singolare denuncia dell’influenza che la cultura popolare determina su bambini e genitori utilizzando come parametro l’uso del colore (blu o rosa per la distinzione di genere). (altro…)