Cominciamo a pubblicare per alcune settimane le recensioni delle trattorie del noto giornalista Michele Raviolino
Mancavo da diversi anni alla “Maionese impazzita”, e l’ultima volta non ero rimasto entusiasta, anche perché era chiuso. Il mio amico Gigio mi fa la soffiata: “Guarda che ha cambiato gestione, è una bomba” e l’altro mio amico Duilio dice di sì con la testa. Anche mio figlio di sei anni ne aveva sentito parlare perché il pupo del proprietario, suo coetaneo, viene sottratto alla scuola dell’obbligo per servire ai tavoli e girare le frittate nella padella. M’intriga e decido di provare. Ambiente essenziale come sempre, ricavato da un vecchio covo delle Brigate Rosse. Scopro che il nuovo conduttore è niente meno che il vecchio patron del “Frigo vuoto”, il buon Mario, che ha anche spiritosamente ritoccato l’insegna in “Marionese impazzita”. Un bello scappellotto al pargolo scansafatiche che mi porta un tagliere di salumi freschissimi, che sale ancora il lezzo delle carcasse. Averne posti ruspanti del genere! Non mi voglio appesantire, domani alle dodici mi tocca alzarmi, così proseguo con il patè di strutto (oppure distrutto, non era ben chiaro: comunque eccellente), i tortellini in frodo e una coscia di bue con la sciatica, tutto da urlo, anche per via della sciatica. Totale tredici euro e ventisette centesimi, compresi i due di mancia per il piccolo girafrittate. Cosa dire a Mario? Continua a farci impazzire!
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