Nel 2005 ho ideato, fondato e diretto una rivista mensile che si chiamava Giudizio Universale. È stata in edicola fino al 2008, ha avuto un epigono sul web e in una breve produzione libraria. Chi non la ricorda o la conosce può farsi un’idea della qualità delle collaborazioni qui. La sua novità, assoluta per l’epoca, era che si potesse recensire qualsiasi cosa, non solo un film o un libro, ma anche un ufficio postale, la Sacra Sindone, il car sharing o una pensione per animali. Alcune di quelle recensioni erano inattuali e dunque senza tempo; alcune attualissime, e dunque narrazione dell’epoca; altre preveggenti. Ne riproporrò un’ampia antologia.