Recensione di un gioco
Ci sarebbero più o meno divorzi se le le persone potessero leggersi nel pensiero?
Siete stremati dalle serate conviviali che non si elevano colloquialmente oltre la maestra dei figli, la cronaca delle vacanze (oh, e le prossime, le prossime…) e quella stronza che? Incupiti dai tete-a-tete imbronciati, seriali, sonnolenti? C’è un gioco che dovete assolutamente procurarvi. Un gioco…non so se tecnicamente sia un gioco. In effetti non si vince, non si ricevono punteggi, si fa quello che in teoria si dovrebbe fare sul serio, cioè parlare, scambiarsi opinioni, mostrare che mica per niente ci siamo evoluti dai primati che si spulciano (tecnicamente: grooming). Forse il problema principale è che esiste solo in francese, non a caso un paese dove la conversazione è tuttora florida, e quindi si può giocare a far finta di farsela comandare dalle carte senza pensare “oh Dio, e se non ci fossero le carte?”. Le lanceur de discussion consta di cento carte che riportano altrettante domande di varia esistenzialità. In gruppo, in due, con amici, bambini se ne selezionano un tot a caso, e ognuno risponde su ciascuna, e auspicabilmente da lì fioriscono allegre polemiche, rilanci dialettici, lazzi, dissensi, mugugni, vaffa, scusa, risate, ‘notte. Se esistesse in carne ed ossa, il lanciatore di discussioni ce lo immagineremmo come il discobolo, non quello di Milone, quello di Vienna e Castel Porziano, mutilato, senza testa, come dopo una cruenta battaglia, non importa se quella del tempo o quella verbale.
Di cosa il mondo avrebbe bisogno di più e di cosa di meno?
Non restare incollati al proprio io asfittico, allargare lo sguardo sul mondo.
Qual è l’invenzione che ha avuto più impatto sulla civilizzazione (oso? Prima: l’elettricità. Seconda: l’auto. Terzo: il web, e lo smartphone in particolare. Esagero? Fidatevi. Chiaramente non sto dando un giudizio di valore). Pensi veramente che i criminali possano essere riabilitati in prigione? (ecco, veramente…) Se una persona del 1900 potesse viaggiare nel tempo e vedere il mondo di oggi cosa la stupirebbe di più?
Se però ci si vuole tenere sul personale il lanciatore non si tira indietro. Pensi di conoscere la persona che detesti di più? Se tutta l’attenzione del mondo fosse centrata su di te per tre secondi, cosa sceglieresti di fare o dire? (questa è fantastica, da Nobel). Come intitoleresti il libro della tua vita? (mettere titoli è una delle mie passioni, ma qui non ho ancora trovato una risposta soddisfacente). Questa è vecchia e scontata: Se dovessi lasciare la tua casa, quali sono le due cose che porteresti con te? Eccone due originalissime: se dovessi scegliere preferiresti restare in piedi o seduto per il resto della tua vita? Se potessi cambiare una cosa dei tuoi genitori, cosa cambieresti? Qui si scava l’abisso tra chi rimane sulla difensiva, chi sullo scherzoso fuggente, chi si rigirerà poi nel letto ripensando che se mamma…
Qual è il minuto più lungo che hai passato? Qual è il criterio più importante per assumere una persona? Domande solo apparentemente meno inquisitorie spalancano le porte dell’interiorità più riposta. Anime denudate. Ginnastica del pensiero. Sfide perfide, sottili, invisibili.
Per qualcuno potrebbe risultare stressante. Ho pronta un’alternativa da proporre, senza rinunciare al lanciatore: se le domande ci risultano così indigeste, possiamo invertire il gioco e scrivere cento risposte per cento carte. “La prima volta che ho scoperto mio padre a mentire”. “Quattro”. “La Colombia”. “Dieci uomini che attraversano sulle strisce pedonali ballando il tip tap”. “Che lei si fosse girata sul fianco verso il mio lato una volta di più”. Trovare ciascuno la sua domanda da abbinare potrebbe risultare persino più avvincente.
Le lanceur de discussion
Gioco
Disegno di Ronald Searle
Votazione finale
I Giudizi
Perfetto
Alla grande
Merita
Niente male
Né infamia né lode
Anche no
Da dimenticare
Terrificante
Si salvi chi può
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