Il Nuovo Giudizio Universale

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Il Nuovo Giudizio Universale2020-09-11T15:17:15+01:00

Non ho intenzione di rifare la rivista. Un’energia di quel tipo si ha una volta nella vita. Più modestamente riprenderò il genere “recensione”, di nuovo destinandolo indiscriminatamente a una mostra come a un oggetto o a una tendenza. Ma fatemi compagnia! Pubblicherò le vostre recensioni purché contenute in tremila battute, non oltraggiose, di interesse generale e non sospette di personalismo (insomma, se il cameriere è stato scortese al ristorante non è questo lo spazio per vendicarsi). Quelle che mi piacciono di più le farò passare per l’homepage. È d’obbligo il giudizio finale in soli/ombrelli (vedere sotto). Ogni recensore ha a disposizione uno spazio al mese.

I giudizi

soli_4
Perfetto


Alla grande


Merita


Niente male


Né infamia né lode


Anche no


Da dimenticare


Terrificante

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Si salvi chi può

Recensione del film “Parasite”

L’avevo detto che valeva quattro soli!
Premio Oscar per il miglior film

Prima di qualsiasi accenno all’estetica e all’intento di critica sociale, “Parasite” di Bong-Joon-Ho- Palma d’oro a Cannes- merita di essere illustrato a partire dal suo maggior pregio, (altro…)

Recensione del film “Sole”

Se facciamo il conteggio proporzionalmente al parco numero parole pronunciate in tutta l’ora e quaranta, forse battiamo il record assoluto di “sì” che mai siano stati pronunciati in un film. La maggior parte delle volte sono “sì” sacrificali (altro…)

Recensione del film “Joker”

Quante cose dobbiamo conoscere sulle vicende dei personaggi per uscire soddisfatti dalla visione di un film, di una serie o anche dalla lettura di un libro? A lungo l’essenza della narrativa si è risolta in vediamo come va a finire una storia. La preoccupazione dell’autore era quella di non lasciare inesplicati dettagli che bruciassero nell’incertezza lo spettatore, a costo di sbrodolare per eccesso. Se “The end” fosse apparso, in un film classico americano, sopra lo schermo prima della matematica certezza che l’ultimo malvagio fosse sotto terra e i due spasimanti si fossero liquefatti nel bacio eterno, (altro…)

Recensione del film “Le verità”

Non sono tanti i grandi registi di altre latitudini che scelgono di trasferire la loro maestria nel contesto europeo, e quelli che ci hanno provato si sono mostrati in difficoltà a riadattare i propri codici espressivi nel mutamento ambientale (da ultimo l’iraniano Fahradi in Everybody Knows).

La prova di Kore-eda, sotto questo profilo, è certamente una felice eccezione. L’autore di Affari di famiglia, conservando il nucleo tematico che gli sta a cuore,

(altro…)

Recensione del film “La mafia non è più quella di una volta”

Poco più di trent’anni fa Leonardo Sciascia pubblicò un articolo sui professionisti dell’antimafia, e su quel metodo di far carriera che sarebbe consistito, ad esempio, per un magistrato nel divenire specialista processi sulla mafia; (altro…)

Recensione del film “Martin Eden”

Chissà se quando se ne è uscito dicendo: “Che idea! Rifaccio Martin Eden di Jack London e lo ambiento a Napoli!”, gli amici lo hanno deriso con una frase tipo: “Che assurdità! Il solito megalomane!”. Sarebbe, in quel caso, il destino del regista Pietro Marcello coinciso con quello del suo eroe. (altro…)

Recensione del film “5 è il numero perfetto”

Ogni padre sogna che il figlio condivida qualcuno dei suoi interessi, o addirittura ne segua le orme nel mestiere, e fantastica che questo passaggio di testimone generazionale venga suggellato ritualmente da un dono. E Peppino Lo Cicero, sicario camorrista pensionato nella Napoli dei primi anni ’70, (altro…)

Recensione del film Due amici

Sulle ali del discreto successo di quel mezzo bidone che è stato L’uomo fedele, viene distribuita nella sale l’opera prima di Louis Garrel, Due amici, risalente al 2015, e già accompagnato dalla simpatia della critica che ha adottato questo figlio d’arte promuovendolo oltre i suoi meriti.

 

Non è che nel film sia tutto male. Il soggetto, tratto da De Musset, all’inizio è promettente. Mona è una detenuta in semilibertà, che lavora all’esterno ma deve tornare in carcere a dormire. (altro…)

Recensione del film Il ritratto negato

Evidentemente bisogna arrivare a novant’anni, quelli che aveva il regista polacco Andrzej Wajda quando nel 2016 ha girato questo film, per concepire un intarsio tanto perfetto tra la rappresentazione cruda e tragicomica di un fatto e la sua diramazione metaforica, come avviene nella seconda scena. Polonia comunista del 1948: un pittore è nella sua casa-atelier e si accinge a dipingere sulla tela bianca. (altro…)

Recensione del film Il traditore

Un regista fa i conti con se stesso mettendo in scena un personaggio che fa i conti con se stesso. In realtà nessuno dei due (il regista e il personaggio) questi conti li fa sino in fondo, nonostante ne venga fuori un ottimo film, “Il traditore” sulla figura di Tommaso Buscetta, lo storico primo pentito della mafia. (altro…)

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