Non ho intenzione di rifare la rivista. Un’energia di quel tipo si ha una volta nella vita. Più modestamente riprenderò il genere “recensione”, di nuovo destinandolo indiscriminatamente a una mostra come a un oggetto o a una tendenza. Ma fatemi compagnia! Pubblicherò le vostre recensioni purché contenute in tremila battute, non oltraggiose, di interesse generale e non sospette di personalismo (insomma, se il cameriere è stato scortese al ristorante non è questo lo spazio per vendicarsi). Quelle che mi piacciono di più le farò passare per l’homepage. È d’obbligo il giudizio finale in soli/ombrelli (vedere sotto). Ogni recensore ha a disposizione uno spazio al mese.
I giudizi
Perfetto
Alla grande
Merita
Niente male
Né infamia né lode
Anche no
Da dimenticare
Terrificante
Si salvi chi può
Recensione di La La Land
(Scusate! di Moonlight)
Doppia recensione
Manchester by the sea
Recensione del film
Un re allo sbando
Recensione del film
Il re del Belgio, un immaginario Nicolas III (altro…)
Riparare i viventi
Recensione
È il seguirsi delle due vicende umane, delle quali molto più coinvolgente moralmente e struggente la prima,nella quale il medico che invita i familiari alla donazione è un eroe-sciacallo per la determinazione nell’affrontare il discorso con i genitori nel momento in cui il figlio è in coma cerebrale (emozionante il passaggio di consapevolezza espresso nel progressivo passaggio verbale, a proposito persona che ancora respira, dal presente all’imperfetto). (altro…)
Troppi ormai su questa vecchia chiatta
Recensione teatrale di Giulia Stok
Il Fondo Atlante alla fiera dell’est
Recensione
Recensione del film il cliente
In un gioco di affinità letterario mi pare più interessante notare l’attuale procedere comune del cinema iraniano e della letteratura israeliano, due delle forme artistiche più vive. (altro…)
Paterson
Recensione del film
Il regista indipendente americano Jim Jarnusch era l’uomo giusto per quest’esperimento. E’ uno che sguazza in queste forme di minimalismo narrativo.
Si, ma stavolta ha esagerato. Si narra l’opaca epopea settimanale del signor Paterson, che vive nella città di Paterson (New Jersey) e lavora come conducente d’autobus, cioè he’s a driver, e l’attore è quel monoespressivo per antonomasia di Adam Driver. (altro…)
Il masochismo delle vittime.
Recensione musicale di Massimo Balducci
Invece avrei fatto molto meglio ad ascoltarlo, forse era davvero la cosa più urgente da fare all’epoca.Perché se da un lato i temi esplicitamente politici sono quanto di più inattuale in circolazione, e unendosi alla suprema qualità tecnica collocano Hoplessness tra i radical chic vecchio stile, il messaggio fondamentale dell’opera non è questo.