Il Nuovo Giudizio Universale

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Il Nuovo Giudizio Universale2020-09-11T15:17:15+01:00

Non ho intenzione di rifare la rivista. Un’energia di quel tipo si ha una volta nella vita. Più modestamente riprenderò il genere “recensione”, di nuovo destinandolo indiscriminatamente a una mostra come a un oggetto o a una tendenza. Ma fatemi compagnia! Pubblicherò le vostre recensioni purché contenute in tremila battute, non oltraggiose, di interesse generale e non sospette di personalismo (insomma, se il cameriere è stato scortese al ristorante non è questo lo spazio per vendicarsi). Quelle che mi piacciono di più le farò passare per l’homepage. È d’obbligo il giudizio finale in soli/ombrelli (vedere sotto). Ogni recensore ha a disposizione uno spazio al mese.

I giudizi

soli_4
Perfetto


Alla grande


Merita


Niente male


Né infamia né lode


Anche no


Da dimenticare


Terrificante

ombrelli_4
Si salvi chi può

Recensione del film “Sorry we missed you”

In questa storia non ci troverete niente di speciale. Nel senso che, sia pure portata alle sue medio-estreme conseguenze, è la narrazione realistica e quotidiana che accomuna pletore di famiglie; e descrive alla perfezione la gig economy, entrando nella carne dei personaggi, lontano dalla freddezza algebrica delle inchieste giornalistiche che non restituiscono con la stessa precisione emotiva le lacerazioni esistenziali che produce. (altro…)

Recensione del film “Pinocchio”

Nei primi dieci minuti un Roberto Benigni di corporeità marionettistica ci propone Geppetto ridotto allo stadio di semi-accattone che scrocca una zuppa all’osteria e sbircia incantato da un finestrino la meraviglia del teatro dei burattini arrivato in paese. È un attacco straordinario, risucchiante: ma nel libro non ce n’è traccia. Quell’avvio costituisce una deroga al principio che Garrone si è autoimposto come parametro del suo adattamento cinematografico di “Pinocchio”: una rigorosa fedeltà al testo. E però poche delle scene successive eguagliano per pathos quell’inizio, e questo qualcosa vorrà dire. (altro…)

Recensione del film “The Irishman”

Due questioni hanno tenuto banco a proposito di “The Irishman”, facendone un evento mediatico ancor più di quello che già sarebbe stato, visto che è firmato da Martin Scorsese. Il primo è la scelta di ricorrere, per una trama che abbraccia quarant’anni, al de-aging: (altro…)

Il sussurro del mondo di Richard Powers

Il miglior romanzo pubblicato in Italia nel 2019

Sarebbe profondamente ingiusto pensare che Richard Powers debba ringraziare Greta Thunberg per la sua vittoria nel Premio Pulitzer. “Il sussurro del mondo” è un romanzo originalmente ma profondamente ambientalista, e si potrebbe malignare che sul premio abbia soffiato la temperie ecologista.  In realtà “Overstory” (questo è il titolo originale, sta per sovrastoria – la storia che parte dal principio e include il piccolo pezzo della storia dell’uomo; (altro…)

Recensione di “Ghosteen” di Nick Cave

Nella maggior parte delle lingue non esiste una parola corrispettivo inverso di orfano, che designi chi ha perduto un figlio. C’è nella lingua ebraica, shakul, in arabo con la stessa radice, thaakil, in sancrito vilomah, (altro…)

Recensione “Ditegli sempre di sì”

Portarsi bene l’età, specie nel lungo periodo, viene meglio alle opere teatrali che agli esseri umani. Ma rimarrà egualmente stupito chi per la prima volta assiste alla commedia “Ditegli sempre di sì”, di Eduardo De Filippo, approfittando della tournée con la regia di Salvo Andò di quella che fu la sua compagnia: passata, dopo la morte del figlio Luca, al quale è ancora intitolata, nelle mani della moglie di questi, Carolina Rosi (figlia del grande regista). Sono passati 92 anni dalla sua scrittura, e due aspetti, in particolare, sono sorprendenti: l’attualità degli scambi di comicità verbale (altro…)

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