Dopo avere superato il limite di velocità in auto Sophie Trotter
sceglie di seguire un breve corso di educazione alla sicurezza invece che farsi togliere i punti dalla patente. Scopre che i suoi compagni sono tutti imbufaliti per questa sanzione: siamo entrati nel fascismo, dice uno. Il disappunto è aumentato dal fatto che uno dei due educatori è Naheed, una donna di colore, che suscita un non troppo velato sprezzo razzista. L’altro è Ian, un bravo giovane con cui Sophie, docente di storia dell’arte, non ha da condividere interessi culturali, ma che egualmente sposa. Naheed ottiene una promozione al posto di Ian e il giovane si convince di essere vittima di un meccanismo perverso di pari opportunità che finisce per favorire le classi svantaggiare. Sophie si indigna di questo atteggiamento; intanto, all’università, un innocente esortazione psicologica in campo didattico a una ragazza che sta meditando di cambiare sesso la sottopone a un linciaggio sui social e a un procedimento disciplinare. Questa non è la trama del libro. Ho messo insieme tre episodi fra i tanti per provare a restituire lo sforzo di Jonathan Coe di condurre un’indagine sugli stati emotivi collettivi che stanno mutando l’Inghilterra a hanno condotto alla Brexit (la durata degli eventi è dal 2010 al 2018). E’ inutile dire che non si tratta di materia che esaurisce il suo interesse in Inghilterra, della quale Coe continua a registrare nella sua opera gli spostamenti politici, e soprattutto che è narrativa purissima e cristallina che l’autore fa condurre da una schiera di suoi personaggi fissi, già presenti nelle “Banda dei Brocchi” e nel “Circolo chiuso”. Solo nella prima parte gli sfugge un pizzico di didascalismo, e si coglie che non siamo ancora nella storia ma in una cronaca che a lui risulta troppo bruciante. Con l’andare avanti la cadenza torna a essere scandita dalle figure, affettuosamente ironiche, di Benjamin Trotter & c., senza perdere la sua carica politica, tanto più che (come dimostra il rapporto tra Sophie e Ian) il politico è personale.
Jonathan Coe
Middle England
Traduzione di Mariagiulia Castagnone
Feltrinelli
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