Quante volte ci capita di dire durante un film, uno spettacolo, una cena al ristorante: “Beh, quella scena (o quel piatto) valeva da solo il prezzo”? E’ un po’ come in questo libro dello scrittore haitiano-canadese, Dany Laferriere. In certi passaggi la banalità delle considerazioni, e la lentezza con cui l’autore vi indugia, fanno pensare che il titolo “L’arte ormai perduta del dolce far niente” dovesse intendersi, autobiograficamente, riferito alla stessa preparazione di quest’opera (divisa in una serie di saggi-sezioni spesso sconfinanti nel didascalismo irritante). Ma il vero lettore, quello che ha anche il coraggio di accelerare il ritmo e saltare pagine, trova qualche perla notevole e una piacevole capacità bozzettistica nel ritrarre gli ambienti. E soprattutto un premio nelle freschissime, originali e prosaiche poesie (è un ossimoro, ma provare per credere) che intervallano le sezioni e nella splendida parte finale che scolpisce mirabilmente alcuni scrittori (su tutti Borges, Hemingway e Rilke). Oltre alla curiosa grafica, una felice scelta editoriale.
Dany Laferrière
L’arte ormai perduta del dolce far niente
Scrivi un commento