Miracoli della poesia: il canto del Nulla, l’angosciante nucleo tematico dell’opera di Giorgio Caproni, regala al lettore un senso di rassicurante pienezza. I suoi versi giovanili, pur delicatamente elegiaci, erano connotati da una forte carica sensuale. Poi, nel Caproni maturo, l’obiettivo diventa quello di un graduale congedo dal mondo nel segno di una “calma disperazione” sempre più scandita dall’epigramma scabro ed espressionista arricchito contrappuntisitcamente da rime, parentesi, punteggiature e spazi vuoti. La sua “ateologia”, all’inizio non priva di una certa rancorosità verso l’assenza del divino, rimane per sempre sul filo di una tensione mai completamente dissolta fra la preghiera e il deicidio. Analoga linea sottile separò la fiducia nelle parole: “stracci o frecce di sole?”. Sul tempo e lo spazio aveva invece una visione più netta. Sono solo illusioni.
Tutte le poesie
Giorgio Caproni
2016
Scrivi un commento