Il miglior modo di onorare i grandi intellettuali quando muoiono è andare immediatamente a leggere, o rileggere, un loro grande testo, come a rassicurare, prima di tutto noi stessi, che il loro pensiero si tramanderà nella memoria. Tra i libri di Tzvetan Todorov, che hanno attraversato diversi campi dello scibile, scelgo “Di fronte all’estremo”.È un saggio scritto con il passo, anche emotivo, del narratore (benché Todorov non abbia mai ceduto alla tentazione di entrare in quella categoria) che ha al centro i lager: ma li scandaglia in ogni piega, con l’obiettivo di trarne insegnamenti profondi sulla nostra vita morale, sull’eroismo, sulla dignità (e sull’eroismo della dignità). Quello che ha fatto Hanna Arendt, solo che Todorov lo ha fatto anche meglio. Peccato che non lo sappiano in tanti.
Tzvetan Todorov
Di fronte all’estremo
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