“Storia e pratica del silenzio” estratti dal paragrafo “Amare è un pò tacere”
Sin da principio quanto reclama l’amore non è l’offerta della parola ma quella esclusiva dello sguardo.
Si potrebbe persino dire che a distinguere l’amore dal puro appagamento sessuale sia l’intensità muta degli occhi. Anche pubblicamente, del resto, l’amore gode di un rispetto sacrale e cede al sesso l’arena verbale. Di nuovo, Barthes osserva che “il discorso amoroso si dà solo da qualcuno a qualcuno, è un pettegolezzo a partire dal Simposio”, che però è un discorso sull’Amore o al massimo su figure mitologiche e paradigmatiche prestate a una teoria dell’innamoramento. Il parlato spettegolante in qualsiasi comunità investe il sesso piuttosto che i moti dell’animo altrui. Anche nel giorno del matrimonio, gli invitati che si radunano per fare chiasso sotto il balcone degli sposi stanno “parlando” della loro sessualità, marcando il confine tra ciò che rimarrà intimamente privato, la promessa di amore durevole, e quel che in quota andrà idealmente condiviso con la comunità, il puro manifestarsi fisico dell’unione. Non è alla fine dissimile dagli appostamenti che i paparazzi effettuano per conto dei rotocalchi. Se c’è una forma di pornografia perturbante è quella delle trasmissioni televisive che convincono i partecipanti a dare conto dei loro sentimenti più profondi.
Tornando alla relazione di coppia vista dall’interno, il culmine della felice convivenza viene abitualmente indicato nella capacità di trascorrere insieme del tempo, e avvertirlo all’unisono come tempo trascorso profondamente insieme, senza che lo insidi un obbligo di intrattenersi reciprocamente attraverso un uso continuo della parola. Il fatto è che l’amore, come meglio di tutti ha messo in luce Stendhal con la sua invenzione della “cristallizzazione”, si alimenta di un’immaginazione introspettiva che in quanto tale si giova degli spazi svuotati della parola piuttosto che di un brainstorming.
Ciò non impedisce, ovviamente, che alcuni tipi di silenzio suonino funesti per una relazione d’amore. Ne indicherei almeno cinque categorie.
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