Motori di ricerca interiore

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Motori di ricerca interiore2020-09-11T15:17:16+01:00

Non rassegnarsi alla misura dell’esistente, se sentiamo che stringe alla vita. Far cadere su se stessi il proprio sguardo, dopo averlo allenato a posarsi sul mondo. Ricercare, ricercare: con lo stesso entusiasmo che se si fosse raggiunta la meta.

Quando è che torna utile buttare qualcuno sotto il treno

E’ possibile che l’investimento mortale di un pedone da parte di un veicolo self-driving di Uber fosse inevitabile. E’ però un’occasione per ricordare quanto impegnativa si presenti, dal punto di vista morale oltre che tecnologico, la realizzazione delle auto senza guidatore. Anche se i produttori tendono a svicolare al riguardo, gli algoritmi dovranno pur ordinare una scala gerarchica di soluzioni e indurre il sistema di intelligenza artificiale a “scegliere” come procedere quando si tratti di sacrificare qualcuno (del genere: salvo il guidatore o butto sotto tre pedoni?). (altro…)

La spinta gentile ovvero condizionare gli altri a fin di bene

Cos’hanno in comune un orinatoio, un pacchetto di sigarette e un modello di adesione alla donazione di organi? A certe condizioni sono accomunati dalla “spinta gentile” cioè dalla possibilità di condizionare i comportamenti secondo un pungolo, cioè un blando incentivo. Ecco allora che disegnare una mosca sopra l’orinatoio, secondo il modello lanciato anni fa dall’aeroporto di Amsterdam, (altro…)

Le informazioni da cui dipende la nostra vita

Partiamo con qualche esempio. Sono un rapinatore di banche e mi aggiro in questi giorni nel centro di Torino per studiare un colpo nei prossimi mesi: ne concludo che non è la città adatta, hanno militari ad ogni angolo di strada! Sono un fissato dei ristoranti tipici abruzzesi e ne incoccio uno che esibisce l’adesivo della guida Michelin: (altro…)

Decalogo della conversazione

“Il più fecondo e naturale esercizio del nostro spirito è secondo me la conversazione. Ne trovo la pratica più dolce di qualsiasi altra azione della nostra vita; ed è la ragione per cui, se fossi forzato a scegliere, consentirei piuttosto di perdere la vista che l’udito o la parola

(Michel De Montaigne)

Capiterà, fra qualche millennio,che la nostra specie evoluta ascolti su qualche supporto una conversazione tra antenati considerandola un reperto analogo ai graffiti disegnati sui muri delle grotte nel Perigord? (altro…)

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