Libri usati
O che si dovrebbero usare. Brevi passi da sottolineare, a volte da percorrere.
Scrivo per me stesso. Mi sono accorto che scrivere mi faceva bene. (…) Ebbene, per me lo scrivere è esattamente questo, è attenuare una sorta di pressione interiore, allentarla. Insomma, una terapia. (…)
Ma allora, si potrebbe dire, perché pubblicare? Glielo spiego: anche il fatto di pubblicare è molto importante, contrariamente a quel che si pensa. Per quale motivo? Perché una volta pubblicato il libro, le cose che hai espresso ti diventano estranee – non del tutto, ma in parte sì. Quindi l’alleggerimento sperato è ancora più grande. Non sei più tu. ti sei liberato di qualche cosa. È come nella vita, lo dicono tutti: uno che parla, che racconta i suoi dispiaceri, si libera. Proprio chi tiene tutto per sé, proprio il taciturno è quello che si ammazza, quello che crolla, o che magari commette un delitto. Mentre il fatto di parlare ti libera. E il fatto di scrivere pure. Sono cose molto ovvie, ma io le ho sperimentate. E quindi dico a tutti: pubblicate i vostri manoscritti, per male che vada, vi farà comunque bene. E tutte le ossessioni di cui parlate avranno per voi meno importanza.
E.M. Cioran, brano tratto dal libro-intervista “Un apolide metafisico”
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