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O che si dovrebbero usare. Brevi passi da sottolineare, a volte da percorrere.
Sfortunatamente per il genere umano, è nella natura delle cose che i rapporti tra i popoli abbiano sempre inizio attraverso un contatto tra gli individui meno adatti a ricercare le radici comuni e a scoprire, prima di ogni altra cosa, la corrispondenza delle sensibilità. I popoli entrano inizialmente in contatto attraverso i loro uomini più duri, più avidi, oppure attraverso quelli più determinati a imporre le proprie dottrine e a dare senza ricevere, cosa che li distingue dai primi. Gli uni e gli altri non mirano assolutamente alla parità degli scambi e il loro ruolo non consiste neppure in minima parte nel rispettare la pace, la libertà, i beni o le credenze altrui. La loro energia, le loro capacità, le loro facoltà intellettuali, la loro abnegazione sono tutte volte a creare e sfruttare l’ineguaglianza. Essi si consumano e spesso si sacrificano nell’impresa di fare agli altri quello che non vorrebbero fosse fatto a loro. Ora, bisogna necessariamente disprezzare gli altri, a volte senza averne consapevolezza e anzi con la coscienza tranquilla, per impegnarsi a sottometterli o irretirli. All’inizio è il disprezzo: nessuna reciprocità si stabilisce in modo più naturale e rapido.
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