Matteo Pelliti nato a Sarzana nel 1972, si è laureato a Pisa, in Filosofia, con una tesi sulla “grammatica del linguaggio psicologico” in Wittgenstein, specializzandosi poi in “Comunicazione pubblica e politica”. Tra le sue raccolte di poesie e racconti: Versi ciclabili (Napoli, 2007), “Giocattoli” (Pisa, 2010), “Boicottando mongolfiere e ghigliottine” (Tapirulan, 2013), “Dal corpo abitato“(Luca Sossella Editore, 2015). Nel 2016 alcune poesie sono state pubblicate nell’Almanacco dei poeti e della poesia contemporanea n. 4 (Raffaelli Editore). Nel 2017 ha vinto la decima edizione del concorso di poesia di Tapirulan e ha pubblicato il saggio “La musica di Wittgenstein” (nel volume de “L’ospite ingrato” Nuova serie, n. 4, “L’esperienza della musica”, a cura di Luca Lenzini e Marco Gatto, Quodlibet). Nel 2015 ha scritto con Simone Cristicchi il monologo “Cristo si è fermato a Termini” (che ha debuttato a Taranto il 1 aprile 2015) e, con Manfredi Rutelli, lo spettacolo teatrale “Tacabanda” (racconto musicale per voce recitante e banda di paese).
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