Anche quando non è segnato da un perimetro murario, il ritorno in direzione dei genitori che si stanno spegnendo, o non ci sono più, è ineluttabile e impossibile, al tempo stesso. Dopo le sfide dell’emancipazione, si scopre di ripeterne qualche caratteristica, e che proprio a causa
di ciò ci si infuriava quando la esasperavano nella vecchiaia: per il rigetto della somiglianza. E pace si troverà solo nell’accettarla, possedendo abbastanza consapevolezza e nuove esperienze per riplasmarla in una nuova forma, che sarà il mattone finale dell’abitazione di sé.
Fra i caratteri distintivi dell’umanità vi è la tendenza a evitare la ripetizione, privilegiando l’innovazione creativa e ciò che è differente. A uno sguardo più attento, però, fenomeni e comportamenti ricorsivi risultano prepotentemente insediati nei fondamenti delle nostre vite, e non solo perché rimaniamo incatenati ai vincoli della natura. Come le stagioni e le strutture organiche nell’evoluzione, si ripetono anche i cicli storici e quelli economici, i miti e i riti, le rime in poesia, i meme su Internet e le calunnie in politica. Su concetti e comportamenti reiterati si basano l’apprendimento e la persuasione, ma anche la coazione a ripetere e altre manifestazioni disfunzionali. Con brillante sagacia, Remo Bassetti affronta un concetto finora trascurato, scandagliandolo nei vari campi del sapere, fra antropologia, letteratura e cinema, per dipingere un affresco curioso di grande ispirazione. Da Kierkegaard almachine learning, dai barattoli di Warhol ai serial killer, dai déjà vu fino alla routine, questo libro offre un’analisi profonda della variegata fenomenologia della ripetizione nel mondo moderno, sia nelle forme minacciose e patologiche sia in quelle che invece assicurano conforto, godimento e, persino, libertà.
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