Fra le varie tipologie la più convincente li divide in visionari (guidati da una voce o da una visione), missionari
(che intendono eliminare i membri di una specifica categoria di persone, ritenute indegne di vivere), edonisti (mossi da puro piacere), orientati al controllo del potere (la cui gratifica è disporre di vita e di morte sulla vittima). Nella pratica la quasi totalità è composta da uomini gravemente disfunzionali sessualmente, che hanno tutti in comune un’infanzia orribile e multiproblematica (comprendente abusi da parte dei genitori, maltrattamenti, umiliazione della loro virilità) nella quale l’incapacità relazionale li relegava a un ruolo estremo, di bullo o bullizzato.
Fra i caratteri distintivi dell’umanità vi è la tendenza a evitare la ripetizione, privilegiando l’innovazione creativa e ciò che è differente. A uno sguardo più attento, però, fenomeni e comportamenti ricorsivi risultano prepotentemente insediati nei fondamenti delle nostre vite, e non solo perché rimaniamo incatenati ai vincoli della natura. Come le stagioni e le strutture organiche nell’evoluzione, si ripetono anche i cicli storici e quelli economici, i miti e i riti, le rime in poesia, i meme su Internet e le calunnie in politica. Su concetti e comportamenti reiterati si basano l’apprendimento e la persuasione, ma anche la coazione a ripetere e altre manifestazioni disfunzionali. Con brillante sagacia, Remo Bassetti affronta un concetto finora trascurato, scandagliandolo nei vari campi del sapere, fra antropologia, letteratura e cinema, per dipingere un affresco curioso di grande ispirazione. Da Kierkegaard almachine learning, dai barattoli di Warhol ai serial killer, dai déjà vu fino alla routine, questo libro offre un’analisi profonda della variegata fenomenologia della ripetizione nel mondo moderno, sia nelle forme minacciose e patologiche sia in quelle che invece assicurano conforto, godimento e, persino, libertà.
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