Un difetto di molti artisti, in campo plastico o letterario, è la difficoltà di calarsi psicologicamente nell’altro sesso. Guardando i ritratti di Khorzev, che fu virile comunista russo, mi sono reso conto che può accadere il contrario. “Volevo trasmettere le qualità elevate dell’uomo, il suo severo e tragico trionfo”. Ma questa esigenza, che doveva conciliare col suo stesso voler essere, gli ha reso disagevole sottrarre i soggetti maschili a pose rigidi e artificiali, e per questo solo le sue donne danno un’impressione di autenticità psicologica. Non ci avevo mai pensato: il modello personale che troppo austeramente si ricerca per se stessi può diventare un inibitore artistico di genere sessuale.
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