Se qualcuno si è reso ammirevole per il coraggio e l’onestà non per forza deve essere sempre, e in ogni circostanza, alla propria altezza. Non è detto che meriti il rimprovero nostro, se in tutta la vita sommata non abbiamo espresso un’oncia di quella sua grandezza. Solo che non vorremmo sentirgli usare le stesse parole che pronunciava quando era dalla parte giusta. “Condanniamo tutte le violazioni dei diritti umani e le violenze contro la legge” Ecco è questo che fa male leggendo le dichiarazioni di Aung Saan Suu Kiy. Avrebbe piuttosto dovuto dire “Il governo è l’arte del compromesso” o anche “I rohingya sono tutti stronzi” pur di non sporcare quelle parole che un tempo aveva sottratto alla vanità e intinto nell’onore.
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