E’ difficile non rimanere turbati dalla prima ricerca empirica a livello europeo svolta sui freelancer legati al mondo digitale. Il 25% per loro non arriva a guadagnare 10.000 euro lordi all’anno
e i tre quarti comunque non superano i 30.000 lordi, eppure solo il 7% si dichiara insoddisfatto della sua condizione lavorativa e l’86% non si sposterebbe mai verso il lavoro dipendente. Potrebbe anche leggersi come un ridimensionamento del valore dato al potere d’acquisto a fronte del tempo libero e dell’autonomia. E però si tratta pur sempre di persone che all’80% non versano assicurazioni per malattia e che non potranno contare su una pensione di sussistenza. Per questo sa più di rassegnazione e fatalismo che, provenendo dai giovani, non è affatto un segno di salute della società.
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