Ogni tanto rispunta la polemica sull’opportunità di concedere premi ai vigili urbani sulle multe irrogate agli automobilisti. In questi giorni a Torino è scoppiato un caso ancora più surreale: la polemica del sindacato contro il comandante del corpo, che eserciterebbe pressioni per riportare la quantità di multe ai parametri del 2019, lamentando che siano calate del trenta per cento. Oltre a far notare che i lockdown hanno tolto parecchi veicoli dalla strada, giustamente il sindacato critica questa impostazione che- prescindendo dal riscontro obiettivo di mancanze- sembra giustificare le multe secondo un criterio di cassa piuttosto che come tutela della sicurezza stradale. In questi termini è un problema politico, che non può riguardare solo i vigili. In effetti, se la questione è incrementare il bilancio comunale, diventa difficile stabilire chi sia il cittadino modello tra quello che passa solo col verde e quello che offre il suo contributo economico, al limite anche tirando sotto un pedone.
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