Non so quale senso possa avere l’attesa sulle cause della morte di Navalny, e non solo per la conclamata inattendibilità delle indagini. Putin lo ha fatto avvelenare, quello è tornato in Russia per fare opposizione politica, e l’altro lo ha sbattuto prima in isolamento e poi in una prigione artica. Fosse anche deceduto per somatizzazione, non sarebbe tanto diverso che l’uccisione con una lama. Fa una tristezza infinita, e consegna un senso profondo di rabbia e impotenza, la fine di quest’uomo che in mezzo a tanti rispettabili eroi per caso ha scelto volontariamente e con sfrontatezza il martirio.
Post correlati
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
Scrivi un commento