L’Università della Bicocca prima blocca un corso di Paolo Nori su Dostoevskj, per ragioni di opportunità, e poi lo condiziona all’inserimento nelle lezioni di autori ucraini, e giustamente Nori si ritira. Qualche titolo giornalistico chiama in causa il politicamente corretto. Non so se sia corretto (non solo politicamente) etichettare con il politicamente corretto qualsiasi azione repressiva che perverta completamente i concetti e i contesti dell’inclusione e della non discriminazione. Un tempo avremmo semplicemente parlato di imbecillità e ottusità burocratica, e questo rimane. Secondo me i fautori del politicamente corretto dovrebbero insorgere per il sabotaggio.
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