Testi sempre brevi: aforistici, narrativi, meditativi, impressionistici. Con un omaggio, nel titolo della sezione, a quel maestro della prosa fulminante che fu Karl Kraus.
In occidente ci siamo abituati a considerare una variabile decisiva nella contesa politica fra destra e sinistra (o quel che ne rimane) l’abisso che separa le città delle campagne, (altro…)
Quando si critica il monopolio privato delle grandi aziende tecnologiche capita di sentirsi rispondere: beh, ma pensa a quei dati nelle mani dello stato, come nei regimi autoritari. (altro…)
La poesia migliore è quasi sempre un canto dell’assenza: l’assenza è ovunque, nel tema, nel timbro, nel canone (perché l’Essere invece del Non-Essere? Quel che la rende varia è la versatilità dell’assenza (altro…)
“Non è un liberi tutti!”. Sono pochi i sanitari e i politici che rinunciano a chiosare l’annuncio delle nuove regole Covid in questo modo. Certo che è un liberi tutti, invece! Ovviamente, a condizione che si rispettino le regole. (altro…)
Ogni tanto rispunta la polemica sull’opportunità di concedere premi ai vigili urbani sulle multe irrogate agli automobilisti. In questi giorni a Torino è scoppiato un caso ancora più surreale: la polemica del sindacato (altro…)
Qualunque cosa si pensi delle misure restrittive di contenimento, è indiscutibile che imporle poche ore prima della riapertura, come è stato per gli impianti di sci, è al minimo una totale mancanza di rispetto. Può darsi che non fosse assente un calcolo politico del ministro, (altro…)
Pochi sono ormai in grado di affrontare la sfida della complessità. Ad esempio, il complesso di Edipo oggi così suonerebbe: “Cinque errori da evitare se vuoi liberarti di tuo padre”. (altro…)
I sediziosi del Campidoglio, identificati più agevolmente grazie ai selfie, mostrano in modo plateale come sia cambiato il peccato, cui un tempo seguiva la sofferenza della confessione, ma che il narcisismo attuale del suo compimento (altro…)
Un tempo i regali natalizi riposavano per giorni sotto l’albero avvolti da una carta fiammeggiante e impacchettati in forme un po’ equivoche, così che il destinatario potesse fantasticare sul contenuto. (altro…)
“Abbiamo fatto proprio bene a normalizzare la situazione. I dati sono buoni. La gente è contenta?”
“Molto, aspettavano questo momento. Affacciamoci e vediamo cosa succede” (altro…)