I presidenti degli Stati Uniti hanno avuto, ciascuno, molti difetti, ma è sempre venuto un momento della storia in cui, anche se ne erano a corto, hanno dovuto farsi venire la qualità dell’empatia. Questo impressiona di Trump, ora che si trova sommerso da una catena di drammi collettivi in serie. Più di ogni altro difetto, più dell’arroganza, dell’ignoranza, del cinismo. Il mondo lì fuori va in fiamme, ma lui non mostra mai nessuna empatia: non dico per forza per i neri, per i malati sfibrati dal sistema sanitario o per le vittime delle violenze. Per nessun morto mai, per nessun individuo fragile, per nessun individuo in assoluto. Mai nessuna empatia.
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