(mia traduzione)
Pioggia
Non ho potuto
vederti oggi
ma non sono triste…
se la pioggia
che mi ha bagnato stamattina
ha bagnato
anche te…!
Suicidio
Come se qualcuno
fosse morto qui da diversi giorni
non c’è il minimo rumore
né un soffio d’aria
soltanto
un bouquet di fiori
che rinsecchisce
vicino all’uomo addormentato
con l’abito della domenica.
Solitudine
Non posso scordare
quel fiume
sopra il quale si inclina un albero
con tutto il suo peso di uccelli
l’albero gli parla da mille anni
mentre lui prosegue in totale perdita
senza comprendere.
Erba
Le gazzelle
corrono nel tuo sonno
indifferenti alle tigri disegnate sulla coperta.
Il tuo piede
liberatosi dalla coperta
non ti accompagna
nel sogno.
Al mattino
degli angeli
in tenuta da lavoro
falciano l’erba
che spunta
dal tuo lato del letto.
Io sono caduto innamorato
e la mia gamba si è rotta
non è più possibile andare via
né salvarsi con una gamba fratturata.
Siccome tu l’hai baciata
la mia spalla
mi sopravvivrà.
Verrà un giorno
in cui io ucciderò questa solitudine
e vivrò
solo.
Ho vissuto solo
finché mi è giunto all’orecchio
l’applauso
di una sola
mano.
Se io mi alleggerissi della vita
non resterebbe di essa
che una camicia leggera
come quella dei villeggianti che se ne vanno a passeggio
fuori dalla loro esistenza.
Non ho la pazienza per le cime
accasciate sulla collina
contemplo quegli scalatori vigorosi
ruzzolare come rocce
verso la valle.
La mia traduzione è di seconda mano, cioè dal francese. E’ infatti tratta dall’antologia “Poésie syrienne contemporaine” e a sua volta è tradotta dal siriano da Saleh Diab.
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