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Sulla soglia

Di |2020-09-11T15:16:26+01:0024 Novembre 2017|Derelitti e delle pene|

Monologhi dal carcere

All’ingresso c’è scritto che è un carcere ma quest’istituto non saprei neppure se chiamarlo cosí. Magari sí, per esclusione. Le porte delle celle aperte tutto il giorno, e siamo sempre impegnati. Io poi adesso torno solo a dormire, ho cominciato a lavorare fuori.

 

C’è un tale via vai di educatori che noi siamo quasi la minoranza. Del resto siamo una cinquantina in tutto. Per chiedere di venirci devi essere già in galera, essere tossico e avere voglia di smettere. Sia la droga che la galera. (altro…)

Un volta ho minacciato sette coltellate e una pizza

Di |2020-09-11T15:16:27+01:0027 Ottobre 2017|Derelitti e delle pene|

Monologhi dal carcere

Abbiamo passato un’estate infernale per il caldo, noi facciamo tre docce alla settimana, sono stato a parlare con l’ispettore per averne una in piú, lui ha detto no, non mi ha fatto andare dalla direttrice ma non mi sono potuto mettere contro l’ispettore, il resto ce lo facciamo noi in stanza, usiamo il bidone della spazzatura, (altro…)

Il poeta che andò in permesso il giorno dei morti

Di |2020-09-11T15:16:36+01:006 Ottobre 2017|Derelitti e delle pene|

Monologhi dal carcere

Sei malato e ti accorgi di quanto sei impotente quando non sei padrone di andare in farmacia o ti misurano la febbre nel corridoio, la sieropositività l’ho scoperta addosso a San Vittore, era in atto un linciaggio sul sieropositivismo, una caccia alle streghe, li vedevi crepare in tv in modo orrendo, (altro…)

Su ciò che è relativo

Di |2020-09-11T15:16:37+01:0022 Settembre 2017|Derelitti e delle pene|

Monologhi dal carcere

Mio padre è stato un vero comunista, ha lavorato tutta la vita, ora abiteremo tutti nella casa costruita con i soldi sporchi, se lo sapesse mi ammazzerebbe come metto piede in Albania, ma io qui dentro sto pagando il mio debito con la giustizia e mi sento a posto, mi piace guardare come sta venendo, mi spediscono le fotografie, mi contemplo ogni piastrella nuova, (altro…)

Sventolare le parole

Di |2020-09-11T15:16:39+01:0028 Luglio 2017|Derelitti e delle pene|

Monologhi dal carcere

Bianco ti penso, rosso ti amo, nero sono incazzato, sventolo il fazzoletto, spero che mi guardi, se mi guardi mi rispondi, sventoli, non ci siamo visti, ma questo è l’unico modo per avere contatti con le donne, è una fortuna che il femminile sia di fronte, in sezione mi dicono sei fissato, ma intanto c’è gente che si è sposata dopo il panneggio, si chiama panneggio (altro…)

Le barche

Di |2020-09-11T15:16:40+01:0021 Luglio 2017|Derelitti e delle pene|

Monologhi dal carcere

Ai divertimenti e all’adolescenza che mi sono perso in questi sei anni riesco a non pensare quando faccio le barche. Prima mi faccio una forma con i bloc-notes e le matite per i pali e gli alberi, ci metto tutti gli stecchini, poi faccio i nodi facendo entrare il lenzuolo, lo rompo e tiro tutti i fili, ho imparato qui da ragazzo, ero in cella con uno, mi ha detto la vuoi fare una barca, io non ero capace neanche di fare un disegno, lui diceva guardami che impari, e ora faccio barche di due metri, i compagni di cella non si lamentano, (altro…)

L’abbraccio

Di |2020-09-11T15:16:40+01:0014 Luglio 2017|Derelitti e delle pene|

Monologhi dal carcere

Non avevo mai dormito con mio figlio, non lo avevo mai provato quel contatto, mi sembra strano, è come abbracciare un altro uomo e allora avevo riserbo ad abbracciarlo, dopo mezzora facevo finta di dormire ma pensavo ma scusa ma non me lo devo abbracciare a mio figlio, ho messo una mano attorno al collo e lui si è stretto, e ho pensato mi viene un altro infarto (altro…)

Il mondo non è piú come prima

Di |2020-09-11T15:16:41+01:0030 Giugno 2017|Derelitti e delle pene|

Monologhi dal carcere

La sofferenza in carcere, mah, forse è che se uno vede un film si emoziona, e se vede un cartone animato si commuove, che altro c’è, non ci sono carte, ping pong, svago, il massimo è il dadariello, che è la mollica di pane usata come un dado, perché i dadi veri non ci danno il permesso di tenerli, però c’è anche chi non lo tiene il dadariello, ogni giorno che passa è piú sofferenza e la cella è piú stretta, se vado in un altro carcere la sofferenza è finita, quattro ore di passeggio e la socialità, meglio pigliare la condanna e trasferirsi. (altro…)

Sperimentare
(da “Derelitti e delle pene”)

Di |2020-09-11T15:16:53+01:0017 Febbraio 2017|Derelitti e delle pene|

Io non sono stata arrestata per reati sessuali e cosi non capisco perché devo essere classificata solo come trans, tutti gli altri aspetti della personalità sono stati cancellati, cosi sento che è vitale per me poter restare nella situazione normale,studiare, (altro…)

Se tu che leggi fossi in carcere

Di |2024-07-26T15:28:46+01:0010 Febbraio 2017|4, Derelitti e delle pene|

Quanti discorsi si fanno sui carcerati. È giusta la pena? È sufficiente? È violenta? Per capire serve ragionare. Ma anche compenetrarsi in quell’esperienza estrema. Bisognerebbe immaginarcisi in una cella, caro lettore.

E allora immaginati chiuso in un ascensore fermo tra i piani, perché lo spazio non è tanto diverso,e la tua vita poi si è davvero fermata tra quei piani, e quel niente sminuzzato che ti capita oggi si ripeterà domani, e ancora si ripeterà.

Immaginati a vivere questa condizione di inversione dell’onere della prova. (altro…)

Miti e leggende delle
prime prigioni italiane

(da “Derelitti e delle pene”)

Di |2020-09-11T15:16:54+01:002 Febbraio 2017|Derelitti e delle pene|

È il 7 maggio 1865. Mancano cinque anni alla breccia di Porta Pia, e, nel suo piccolo,Carlo Talloni inquisito per il ferimento di un parroco, si rende precursore di epici attraversamenti di varchi senza nemmeno bisogno di ricorrere a fragore dinamitardo. (altro…)

Pene supplementari
(da “Derelitti e delle pene”)

Di |2020-09-11T15:16:58+01:0013 Gennaio 2017|Derelitti e delle pene|

Esperienza carceraria di un detenuto straniero

In questi tre anni di carcere ho capito che non c’è amore per la vita senza disperazione di vivere, e che qui si scopre il valore dell’uomo, trovi nella semplicità dei gesti di tutti i giorni una fonte di felicità, un sorriso, un abbraccio, ciò che la frenesia del quotidiano anestetizza, si vede di ogni cosa l’importanza, (altro…)

Piangere, almeno
(da “Derelitti e delle pene”)

Di |2020-09-11T15:17:03+01:0022 Novembre 2016|Derelitti e delle pene|

Continua la pubblicazione di una serie di monologhi che ho tratto alcuni anni fa da incontri con i detenuti di circa venti carceri italiani. Questa è la storia di un uomo che spiega cosa diventano la sessualità e il rimpianto del femminile quando si è in carcere. E perché si piange sempre per le cose sbagliate.
(altro…)

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