La discussione politica in Italia, quella in bocca alla gente comune prima che agli esponenti di partito, negli ultimi mesi si è fatta molto più frequente e accesa che negli anni precedenti. In sé potrebbe anche essere una buona notizia. Il primo difetto che si rileva, tuttavia, è che essa si risolve, quasi esclusivamente, nella discussione sui migranti. (altro…)
Democrazie illiberali (o tirannie democratiche)
Dio è morto, Marx pure e anche la democrazia non si sente tanto bene: così potrebbe aggiornarsi il famoso aforisma di Woody Allen. E’ parecchio che la democrazia transita per responsi clinici negativi. All’inizio del 2018 il più autorevole report internazionale sulle sue condizioni, Freedom House, ha constatato che 35 paesi hanno migliorato le libertà concesse ai propri cittadini contro 71 che le hanno ridotte, e si tratta del dodicesimo anno consecutivo in cui la colonna del passivo supera quella dell’attivo. Insomma, non basta sapere che Ecuador e Nepal stanno facendo progressi per indurci all’ottimismo. (altro…)
I fattorini di Foodora, le tasse di Google e la cecità dei cittadini
Troppo presto l’ingegneria istituzionale si è arresa all’assenza di vie intermedie tra la delega rappresentativa e la democrazia diretta, limitando a ricavare uno strapuntino per il referendum. Però lo sforzo di ritagliare spazi più cospicui per la partecipazione deve procedere di pari passo con l’elevazione della qualità del dibattito, con l’educazione civica dei cittadini, con l’apertura di spazi pubblici che siano in grado di rivitalizzare la politica.
Remo Bassetti (da Cosa resta della democrazia)