“Noi ci permettiamo il lusso di essere aristocratici e democratici, conservatori e progressisti, reazionari e rivoluzionari, legalisti e illegalisti, a seconda della circostanza di tempo, di luogo e d’ambiente nelle quali siamo costretti a vivere e ad agire”. (altro…)
Antonio Noto, alla Rai, è l’uomo che il 4 marzo annuncerà Exit Poll e proiezioni.
Qui ci racconta parecchie cose interessanti sui sondaggi. E sull’Italia. (altro…)
#Twitolodelgiorno: OGNI PROMESSA È #DEBITO (#PUBBLICO).
In vista delle #elezioni abbondano fra i #concorrenti promesse senza #copertura— RemoBassetti Twitoli (@BassettiRemo) 19 gennaio 2018
Dalle prossime elezioni per eleggere il governatore del Maine si voterà con il Ranked Choice Vote. Questo significa che ogni elettore dovrà compilare una classifica dei candidati, dal primo all’ultimo. Il primo spoglio servirà non a scegliere il preferito ma a eliminare il meno votato. Esaurita quest’operazione, si ricontano le schede senza considerare l’escluso e così via, sino alla proclamazione del vincitore. E’ un sistema già adottato in Australia. Da una parte tende a sfavorire le ali estreme, dall’altra non costringe gli elettori al voto “utile”, come si suol dire turandosi il naso.
#Twitolodelgiorno: #Elezioni #USA e getta
#Trump #presidente è veramente difficile da accettare
— RemoBassetti Twitoli (@BassettiRemo) 9 novembre 2016
