Capita da sempre che una compagnia teatrale debba sostituire un attore durante una tournée o un regista interrompere il rapporto con un interprete a film iniziato, ma sono circostanze che non si presentano agli spettatori. Diverso il caso in cui una serie a puntate debba affrontare in corso d’opera (letteralmente) un cambiamento di questo tipo. E’ un problema in cui sono incappate le soap opera e le telenovele: quel loro tirare in lungo, idealmente per l’eternità, rendeva inevitabile che circostanze critiche degli attori si riflettessero sui protagonisti. Si trattava di questioni legate alla morte, alla salute, al limite a divergenze sulla revisione del contratto. Sulla fiction gravava dunque l’onere di comprendere tra le variabili della trama non solo l’estro dello sceneggiatore o le richieste dell’audience ma anche gli aggiustamenti necessari per dare conto della scomparsa di un volto, risolta con partenze impreviste o più agevolmente con decessi. (altro…)