libro di Remo Bassetti

Home>Tag:libro di Remo Bassetti

Giacomo Agostini

Di |2020-09-11T15:15:05+01:0014 Settembre 2018|Storia e storie dello sport in Italia|

Tra il 1965 e il 1975 il signore assoluto delle due ruote è Giacomo Agostini, dominatore sulla sua Mv Agusta delle categorie 350 e 500, con grande dispetto delle case giapponesi che puntavano proprio su quelle cilindrate, le più potenti e dunque le più popolari, per garantirsi un cospicuo ritorno pubblicitario. (altro…)

La coppa del Duce

Di |2020-09-11T15:17:41+01:0029 Giugno 2018|Storia e storie dello sport in Italia|

Come il fascismo si impadronì della nazionale di calcio

Il calcio, alle soglie degli anni trenta, aveva fatto breccia nel cuore della gente e il regime aveva assecondato l’entusiasmo costruendo stadi con una capienza grandiosa, all’avanguardia in tutta Europa. (altro…)

Socrate, quel molestatore. La storia del suo processo

Di |2021-04-21T14:02:44+01:0028 Giugno 2018|La storia in dieci processi|

Autore: “Nell’occuparmi di alcuni processi, vorrei provare a conoscere quale fu la loro verità storica. E anche se rispondessero o meno a giustizia le condanne che furono inflitte”.

Socrate: “Molto bene. Mi piacerebbe, allora, dato che tu parli di conoscere, sentirti specificare cosa esattamente intendi per conoscenza, e anche che tu mi faccia ben comprendere cosa è la verità, siccome affermi di cercarla. E vorrei chiederti anche se tu mi possa indicare cosa sia giusto”.

(altro…)

Italia ’90 affare mondiale

Di |2020-09-11T15:17:56+01:0022 Giugno 2018|Storia e storie dello sport in Italia|

Dopo oltre cinquant’anni i mondiali tornano in Italia e sono in molti a pensare che anche questa volta il fattore campo potrebbe preludere a un successo azzurro. La squadra è buona, una nuova generazione ha soppiantato quella del trionfo spagnolo. Al timone c’è Azeglio Vicini che, nel 1988, ha già guidato la squadra a un positivo campionato europeo. (altro…)

Campioni del mondo

Di |2020-09-11T15:16:15+01:0014 Giugno 2018|Storia e storie dello sport in Italia|

Ai mondiali di Spagna del 1982, la nostra nazionale e il suo tecnico, che è ancora Enzo Bearzot, arrivano preceduti da una pessima stampa. Un quadriennio costellato di prove negative, sul piano sia del gioco che dei risultati, ha creato un clima di tensione tra i giornalisti e la squadra, che pare accompagnata anche da una certa freddezza del pubblico. Le belle partite di Baires sono un pallido ricordo. (altro…)

Maradonapoli

Di |2023-08-04T10:43:15+01:0023 Marzo 2018|Storia e storie dello sport in Italia|

Nella seconda parte degli anni ottanta cambia nel campionato la coppia protagonista: non più Roma e Juventus ma Milan e Napoli. Tuttavia permangono, attraverso le due squadre, le formule della precedente contrapposizione: nord contro sud, ricchi contro poveri, collettivo contro individualità. (altro…)

I pionieri del calcio

Di |2020-09-11T15:16:20+01:0016 Marzo 2018|Storia e storie dello sport in Italia|

Il calcio nasce in Inghilterra nell’Ottocento e ha come antenati i vari giochi con la palla delle epoche precedenti. Inizialmente è una commistione di quelli che, a partire dal 1863, saranno due sport separati: football e rugby. Il football è un perfetto esempio di come la nozione inglese di sport metta in primo piano la lealtà, il rispetto delle regole e l’astensione da comportamenti violenti. Nei suoi primi passi si gioca senza l’arbitro ed è dribbling game: il gioco consiste nel superare gli avversari, passare palla ai compagni sarebbe un atto di codardia. (altro…)

L’antimodello nazionale. Pietro Mennea

Di |2020-09-11T15:16:21+01:0016 Febbraio 2018|Storia e storie dello sport in Italia|

Nello stesso periodo in cui Panatta consuma i suoi deliziosi misfatti sui campi da tennis, le piste di atletica sono calcate da un velocista italiano che si batte da pari a pari con gli sprinter neri e il più delle volte se li lascia alle spalle. Pietro Mennea è stato uno dei più grandi campioni che l’Italia abbia mai schierato nelle gare sportive, tra lui e un Panatta c’è un abisso di risultati. (altro…)

Il modello sportivo italiano. Adriano Panatta

Di |2020-09-11T15:16:21+01:009 Febbraio 2018|Storia e storie dello sport in Italia|

Il modello sportivo nazionale trova una sua incarnazione nel tennista Adriano Panatta. Figlio del custode del circolo Parioli a Roma, il ragazzo possiede riflessi eccezionali ma un fisico assai esile. Riesce a irrobustirlo in maniera accettabile a Formia, presso il Centro federale, sotto la guida del burbero e schivo mentore Mario Belardinelli, sacrificandosi sino a piangere per la fatica. (altro…)

Gianni Brera e il linguaggio sportivo

Di |2020-09-11T15:16:21+01:002 Febbraio 2018|Storia e storie dello sport in Italia|

Della patina retorica di cui lo aveva ricoperto il fascismo, il linguaggio dello sport non riuscì a liberarsi. Tuttavia l’eterogeneità di ceto degli appassionati e la crescente diffusione lo rendevano interessante e dinamico, in continua trasformazione.

Il giovane linguaggio sportivo bussava alla porta un po’ di tutti i settori per riceverne prestiti. Il gergo militare era il fornitore più significativo, ma non certo il solo. Molti, ad esempio, i termini mutuati dal cinema, dal teatro o genericamente dal mondo dello spettacolo: si pensi a regista, fromboliere, debutto o cartellone; e ancora di più le parole travasate da uno sport all’altro. (altro…)

Il sessantotto e la critica neomarxista dello sport

Di |2020-09-11T15:16:21+01:0026 Gennaio 2018|Storia e storie dello sport in Italia|

Le Olimpiadi della squadra italiana a Città del Messico, nel 1968, sono perfettamente simboleggiare dalla prova dell’atleta migliore, il ginnasta Franco Menichelli. Questo ragazzo, ai Giochi di Tokio di quattro anni prima, aveva incantato la platea e i giudici volteggiando deliziosamente col suo fisico minuto, moderno nella tecnica e perfino nell’abbigliamento per via dei pantaloncini corti, che nessuno aveva ancora indossato. (altro…)

Quando i nuotatori italiani andavano a fondo

Di |2020-09-11T15:16:22+01:0019 Gennaio 2018|Storia e storie dello sport in Italia|

Chi l’avrebbe mai detto che saremmo diventati un paese con tanti campioni nel nuoto? Io no. Ecco un brano dal mio libro, del 1979, quando proprio sembravamo negati per quello sport.

Dal punto di vista dei risultati, il nuoto si è mantenuto ampiamente al di sotto dello standard agonistico medio nazionale, e la recita che lo riguarda, nonostante la buona volontà di qualche dotata comparsa, è assai povera di primattori.

 

Tra il 1969 e il 1974 la mediocre squadra azzurra si fece bella con un autentico fenomeno, Novella Calligaris, che fu anche la prima enfant prodige dello sport italiano, dato che cominciò a brillare sin dai quattordici anni. (altro…)

Bottecchia, una vittima del fascismo?

Di |2020-09-11T15:16:24+01:0012 Gennaio 2018|Storia e storie dello sport in Italia|

Il ciclismo di inizio secolo vedeva i corridori divisi in due categorie: quelli che avevano una squadra e quelli che non l’avevano, i cosiddetti isolati. Costoro gareggiavano a proprie spese, non sempre trovavano da dormire in un posto minimamente confortevole, non ricevevano lo stipendio ma si mantenevano con i premi e le collette dei compaesani. (altro…)

Nuvolari e Varzi, vite da romanzo

Di |2020-09-11T15:16:25+01:0015 Dicembre 2017|Storia e storie dello sport in Italia|

L’automobilismo aveva ottimi motivi per essere amorevolmente seguito dal regime. Attraverso le vittorie delle macchine italiane il fascismo intendeva propagandare i progressi della propria industria meccanica; con lo svolgimento della Mille miglia dimostrare che le strade italiane non erano sentieri cosparsi di pietre; con le imprese dei piloti suggellare l’ardimento che il popolo italiano doveva praticare. Di fegato per correre in macchina ce ne voleva effettivamente parecchio. (altro…)

Disastri azzuri (oltre Ventura)

Di |2020-09-11T15:16:27+01:0014 Novembre 2017|Storia e storie dello sport in Italia|

La spedizione della nazionale di calcio ai mondiali del Brasile del 1950 venne preceduta e accompagnata da una serie di condizioni che avrebbero obiettivamente reso improbabile un risultato positivo. L’anno prima, la tragedia di Superga aveva costretto i selezionatori, Novo e il giornalista Bardelli, (altro…)

Il processo a Socrate. Il veleno e la dignità. Quarta e ultima puntata

Di |2020-09-11T15:16:42+01:009 Giugno 2017|La storia in dieci processi|

Per entrare nella biografia socratica è assai utile, più di quanto non appaia, un altro dialogo platonico, l’Eutifrone. La storia è ambientata nell’imminenza del processo a Socrate: aspettando di entrare al cospetto dei giudici, egli incontra tale Eutifrone, a sua volta in attesa che cominci un giudizio. Imputato è il padre di Eutifrone, colpevole di aver lasciato morire di fame e freddo un suo servo, gettandolo legato in una fossa, dopo avere scoperto che, ubriacatosi, aveva ammazzato un altro servo. E lo stesso Eutifrone che ha provveduto a denunciare il padre. (altro…)

Socrate contro la democrazia. La storia del suo processo

Di |2020-09-11T15:16:45+01:0031 Maggio 2017|La storia in dieci processi|

Terza puntata

La vicenda di Socrate non si può comprendere se non all’interno della particolare situazione politica che attanagliava Atene in quegli anni. La democrazia era stata rovesciata due volte, nel 411 e nel 404, in due stagioni brevi ma assai sanguinose.Al termine della dittatura filospartana dei Trenta, nel 404, il governo aveva concesso un’amnistia pacificatrice ma nel 401 aveva dovuto nuovamente reprimere una cospirazione da parte di alcuni aristocratici, già forzosamente trasferiti a Eleusi.Fiaccata dalla soccombente guerra con Sparta e dalle violazioni dell’ordine costituito, la democrazia aveva il nervo scoperto, e si sentiva particolarmente indifesa di fronte a nuove generazioni che ne discutevano le fondamenta. (altro…)

Socrate, quel molestatore. La storia del suo processo

Di |2020-09-11T15:16:45+01:0026 Maggio 2017|La storia in dieci processi|

Seconda puntata

Gli accusatori sono tre, Meleto, Anito e Licone, ognuno in rappresentanza di una classe sociale, rispettivamente i poeti, i politici e i retori. Nel processo penale greco non era prevista la figura del pubblico ministero, dunque l’accusa doveva essere presentata e sorretta da privati cittadini. (altro…)

Torna in cima