Le cose che verranno
Recensione del film
“Quale scopo volevi ottenere?” è una domanda che mi piacerebbe porre a Mia Hansen-Love, trenataseienne regista di “Le cose che verranno”. Rispondesse: : “Vincere l’Orso d’Oro per la regia” mi zittirebbe, visto che l’ha effettivamente vinto. Ma distaccandosi da questi aspetti materiali secondo me si sarebbe trovata in difficoltà, e non solo perché è sua abitudine nelle interviste, come nei film, restituire un’immagine rarefatta dei suoi obiettivi (cose tipo: cogliere l’invisibile, l’impalpabile, l’inessenziale). (altro…)