La scatola nera di Amos Oz
Piena di Philippe Forest
Lo spirito del dono di Jacques Godbout
L’amore all’inizio di Judith Hermann
Tredici modi di guardare, Colum McCann
Salvare le ossa, Jesmyn Ward
Cento anni dalla morte di Rodin: i disegni erotici
La tenerezza
Recensione del film
Le cose che verranno
Recensione del film
“Quale scopo volevi ottenere?” è una domanda che mi piacerebbe porre a Mia Hansen-Love, trenataseienne regista di “Le cose che verranno”. Rispondesse: : “Vincere l’Orso d’Oro per la regia” mi zittirebbe, visto che l’ha effettivamente vinto. Ma distaccandosi da questi aspetti materiali secondo me si sarebbe trovata in difficoltà, e non solo perché è sua abitudine nelle interviste, come nei film, restituire un’immagine rarefatta dei suoi obiettivi (cose tipo: cogliere l’invisibile, l’impalpabile, l’inessenziale). (altro…)
Di cosa parliamo stasera? Chiediamolo alle carte
Recensione di un gioco
Siete stremati dalle serate conviviali che non si elevano colloquialmente oltre la maestra dei figli, la cronaca delle vacanze (oh, e le prossime, le prossime…) e quella stronza che? Incupiti dai tete-a-tete imbronciati, seriali, sonnolenti? C’è un gioco che dovete assolutamente procurarvi. Un gioco…non so se tecnicamente sia un gioco. (altro…)
Intervista all’ex feto dell’ultimo romanzo di McEwan
Recensione nel guscio