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Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte

Di |2020-09-11T15:08:15+01:0025 Gennaio 2019|Il Nuovo Giudizio Universale|

“Di solito i capitoli si indicano con i numero cardinali 1, 2, 3, 4,5, 6 e così via. Io però ho deciso di usare per i miei capitoli i numeri primi 2, 3, 5, 7, 11, 13 e così via perché mi piacciono i numeri primi”. Cristopher è un ragazzino di quindici anni con la sindrome di Asperger, che ha trovato infilzato mortalmente da un forcone Wellington, il cane della vicina. Decide di scoprire chi è stato indagando come il suo beniamino Scherlock Holmes, e la sua insegnante Siobahn gli suggerisce di scrivere un libro, in progress con le sue indagini. (altro…)

Cento anni dalla morte di Rodin: i disegni erotici

Di |2020-09-11T15:16:45+01:0026 Maggio 2017|Ufficio visti|

Si dice che nello studio di Rodin, ai primi del Novecento, ci fosse un via vai pazzesco e che le donne, vezzose aristocratiche come prosperose lavandaie, facessero praticamente la fila per posare nude al cospetto dell’artista. (altro…)

La tenerezza

Di |2020-09-11T15:16:46+01:005 Maggio 2017|Il Nuovo Giudizio Universale|

Recensione del film

“La felicità non è una meta da raggiungere ma una casa a cui tornare”. Questa poesia araba, citata nel finale del film “La tenerezza” è una felice scelta per riassumerlo. Il film è la descrizione di burrascosi viaggi interiori, alcuni dei quali frantumati sugli scogli del disagio e dell’insicurezza, e l’approdo desiderato è la “tenerezza” che la casa degli affetti può offrire. La tenerezza è parente della cura, è anche più folgorante, ma è un’istantanea. (altro…)

Le cose che verranno

Di |2020-09-11T15:16:46+01:0028 Aprile 2017|Il Nuovo Giudizio Universale|

Recensione del film

“Quale scopo volevi ottenere?” è una domanda che mi piacerebbe porre a Mia Hansen-Love, trenataseienne regista di “Le cose che verranno”. Rispondesse: : “Vincere l’Orso d’Oro per la regia” mi zittirebbe, visto che l’ha effettivamente vinto. Ma distaccandosi da questi aspetti materiali secondo me si sarebbe trovata in difficoltà, e non solo perché è sua abitudine nelle interviste, come nei film, restituire un’immagine rarefatta dei suoi obiettivi (cose tipo: cogliere l’invisibile, l’impalpabile, l’inessenziale). (altro…)

Di cosa parliamo stasera? Chiediamolo alle carte

Di |2020-09-11T15:16:49+01:0013 Aprile 2017|Il Nuovo Giudizio Universale|

Recensione di un gioco

Ci sarebbero più o meno divorzi se le le persone potessero leggersi nel pensiero?

Siete stremati dalle serate conviviali che non si elevano colloquialmente oltre la maestra dei figli, la cronaca delle vacanze (oh,  e le prossime, le prossime…) e quella stronza che? Incupiti dai tete-a-tete imbronciati, seriali, sonnolenti? C’è un gioco che dovete assolutamente procurarvi. Un gioco…non so se tecnicamente sia un gioco. (altro…)

Intervista all’ex feto dell’ultimo romanzo di McEwan

Di |2020-09-11T15:16:49+01:0031 Marzo 2017|Sulla scrittura|

Recensione nel guscio

E’ appena planato alla fine di pagina 172, penultima pagina del romanzo. In quella successiva fa finalmente conoscenza con il volto materno, che tante volte ha immaginato dall’utero e che  un certo punto aveva pensato di non incontrare mai: quando il prurito dell’azione aveva colto perfino lui, personaggio di pensiero, spingendolo a farsi percorrere circolarmente dal cordone ombelicale sino a stritolarsi. (altro…)

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