La regola del bonsai di Carlo D’Amicis
Un bambino apprende di essere nipote per via materna di Hitler e si trascina per tutta la vita questo trauma. Molti narratori nostrani (altro…)
Recensione del film “I giovani amanti”
La scoperta di possedere ancora riserve pulsionali per vivere una grande passione nella terza età ha offerto al cinema un recente filone (o almeno filoncino) di un certo successo. (altro…)
Recensione del film “Alcarràs”
Il tempo delle mele, si chiamava un celebre film pop degli anni ottanta su un amore adolescenziale. Il tempo delle pesche, potrebbe in alternativa chiamarsi quest’opera tenera, spigolosa, sincera e socialmente impegnata, (altro…)
Che razza di libro! di Jason Mott
Il protagonista di Che razza di libro! è uno scrittore che gira gli Stati Uniti per presentare il suo libro che si intitola Che razza di libro! , un libro che sta avendo un certo successo – anche se gli editori, (altro…)
Pronto, mi sento? Sally Rooney e l’amore ai tempi dei millenials
A parte molte altre, c’è una differenza sostanziale tra Jane Austen e Sally Rooney: le eroine di Jane Austen (cui la Rooney viene sovente associata) sognano un buon matrimonio, i personaggi di Sally Rooney sognano una bella scopata. (altro…)
Recensione del film “C’mon C’mon”
La relazione di paternità è da circa un ventennio una delle trame predilette dal cinema. Mancava l’esplorazione della condizione di zio, e C’mon c’mon di Mike Mills rimedia a questa lacuna: o almeno fa finta, perché quella che mette in scena è una contingente relazione di simil-paternità (d’altronde nelle tribù che studiava l’antropologo Evans Pritchard il ruolo di padre era assegnato allo zio). Jesse è un ragazzino vivace, curioso, introverso riguardo ai sentimenti, prepotente, brillante e logorroico. (altro…)
Recensione del film “Ali & Ava”
Il film che ci coinvolge è capace di farci immedesimare nei personaggi al punto da sognare di essere il protagonista, ripeterne i gesti eroici, le scelte coraggiose: quando si è bambini o anche ragazzi, anzi, (altro…)
Recensione del film “Il potere del cane”
Così, senza nessuna seria cognizione e per puro istinto, verrebbe da pensare che tra Montana e Nuova Zelanda ci sia una bella differenza: e invece la Nuova Zelanda dei giorni nostri si rivela un eccellente scenario cinematografico per rappresentare il Montana del 1924.
Recensione del film “Il male non esiste”
Per fare onore a questa settimana in cui le sale accolgono diverse fra le pellicole che si sono contese gli Oscar, mi sento obbligato ad accendere i riflettori sul miglior film in circolazione: che però non c’entra nulla con gli Oscar. Si tratta de Il male non esiste, uscito in Italia a marzo ma vincitore nel 2020 dell’Orso d’Oro a Berlino, (altro…)
Recensione del libro “Verso il paradiso” di Hanya Yanagihara
Ma sarà poi vero che Hanya Yanagihara, nonostante diriga il magazine culturale del New York Times, (altro…)
Recensione del film “Belfast”
Sulla scia di colleghi registi come Cuaron e Sorrentino, Kevin Branagh gira un film autobiografico sulla sua infanzia e il luogo natale: nel suo caso, Belfast, della quale tanti hanno dimenticato la sanguinosa guerra civile tra Unionisti Protestanti e Cattolici che l’attraversò. (altro…)
Recensione del libro “Il digiunatore” Enzo Fileno Carabba
Incendiato dall’ambizione di realizzare qualcosa di ammirevole, segnato nell’infanzia dalla povertà fulminante del dissesto paterno e dai transiti di incredibili artisti circensi (altro…)
Recensione del film “I cieli di Alice”
Era cominciata così bene e invece…questo potrebbe essere il rimpianto della protagonista ma, per come la vedo io, anche dello spettatore. Alice è una ragazza svizzera che negli anni settanta arriva a Beirut (erano gli anni in cui il Libano era chiamato la Svizzera del Medio Oriente) e incontra Joseph, (altro…)
Recensione del libro “Un amore” di Sara Mesa
In questo romanzo avaro di sensazionalismi ma pieno di microeventi che irradiano la loro forza nascosta per un tempo indefinito, (altro…)
Recensione del film “After love”
La dolce lentezza della vita domestica. Lo scambio di piacevoli futilità da una stanza all’altra mentre la donna prepara il tè per sé e per il marito. Non fa tempo a porgergli la tazza (e noi a vedere il marito) (altro…)
Recensione del film “Don’t look up”
Un mio amico dell’adolescenza aveva una formidabile capacità di interpretare il ruolo dello spirito di contraddizione, trovando sempre un nero da contrapporre al bianco. Si superò di fronte all’osservazione che il film Guerre Stellari divideva in partiti, (altro…)