Abbiamo passato un’estate infernale per il caldo, noi facciamo tre docce alla settimana, sono stato a parlare con l’ispettore per averne una in piú, lui ha detto no, non mi ha fatto andare dalla direttrice ma non mi sono potuto mettere contro l’ispettore, il resto ce lo facciamo noi in stanza, usiamo il bidone della spazzatura, (altro…)
Sei malato e ti accorgi di quanto sei impotente quando non sei padrone di andare in farmacia o ti misurano la febbre nel corridoio, la sieropositività l’ho scoperta addosso a San Vittore, era in atto un linciaggio sul sieropositivismo, una caccia alle streghe, li vedevi crepare in tv in modo orrendo, (altro…)
Mio padre è stato un vero comunista, ha lavorato tutta la vita, ora abiteremo tutti nella casa costruita con i soldi sporchi, se lo sapesse mi ammazzerebbe come metto piede in Albania, ma io qui dentro sto pagando il mio debito con la giustizia e mi sento a posto, mi piace guardare come sta venendo, mi spediscono le fotografie, mi contemplo ogni piastrella nuova, (altro…)
Bianco ti penso, rosso ti amo, nero sono incazzato, sventolo il fazzoletto, spero che mi guardi, se mi guardi mi rispondi, sventoli, non ci siamo visti, ma questo è l’unico modo per avere contatti con le donne, è una fortuna che il femminile sia di fronte, in sezione mi dicono sei fissato, ma intanto c’è gente che si è sposata dopo il panneggio, si chiama panneggio (altro…)
Ai divertimenti e all’adolescenza che mi sono perso in questi sei anni riesco a non pensare quando faccio le barche. Prima mi faccio una forma con i bloc-notes e le matite per i pali e gli alberi, ci metto tutti gli stecchini, poi faccio i nodi facendo entrare il lenzuolo, lo rompo e tiro tutti i fili, ho imparato qui da ragazzo, ero in cella con uno, mi ha detto la vuoi fare una barca, io non ero capace neanche di fare un disegno, lui diceva guardami che impari, e ora faccio barche di due metri, i compagni di cella non si lamentano, (altro…)