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Fiumi di Chiostro: la mostra “Crazy” al Bramante

Di |2023-01-05T18:57:40+01:009 Dicembre 2022|Ufficio visti|

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Esistono pochi luoghi in cui la fusione tra una struttura architettonica rinascimentale e le installazioni di arte contemporanea si realizzi con tale mirabile naturalezza come l’ingresso nel Chiostro del Bramante. A parte l’attitudine dell’edificio, (altro…)

I sogni femminili della Biennale

Di |2023-01-05T18:47:29+01:0025 Novembre 2022|Ufficio visti|

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Biennale 2022, ci mancherai? Siamo all’ultimo week-end, e sorvolando sul fatto che la domanda è ovviamente retorica (per lo più la si vede una volta sola, e quel punto il desiderio è piuttosto proiettato verso la Biennale futura), la risposta, la mia almeno, è sì. (altro…)

L’Institut du Monde Arabe

Di |2020-09-11T15:16:45+01:0026 Maggio 2017|Ufficio visti|

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Più aumentano gli episodi come quello di Manchester più quelli che ci aspetteremmo da miliardi di musulmani pacifici, ed in particolare da quelli che sono in Europa, è una scelta di campo quasi militante. E’ quel che fa da anni a Parigi l’Institut du Monde Arabe dimostrando che si può lavorare per l’integrazione e mobilitare contro la jihad senza che questo minimamente significhi svendere la propria anime e identità, che anzi l’Institut si attiva per valorizzare e far conoscere.Nella mostra “Tesori dell’Islam in Africa. Da Timbuctu a Zanzibar” è un sollievo persino osservare gli ipnotici video che mostrano un fervore canoro nelle cerimonie religiose privo di rancore, gioioso, quasi da gospel. (altro…)

Bruno Munari

Di |2020-09-11T15:16:46+01:005 Maggio 2017|Ufficio visti|

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Ci sono diverse ragioni per considerare Bruno Munari una delle figure più eccentriche del Novecento italiano. Forse la migliore è quella improbabile coincidenza tra una scatenata fantasia visionaria e una rigorosa pedanteria progettistica. Una delle sue citazioni, affissa nella bellissimo mostra che gli dedica il Museo Ettore Fico a Torino, recita: “Creatività non vuol dire improvvisazione senza metodo: in questo modo si fa solo della confusione”. (altro…)

Gao Bo

Di |2020-09-11T15:16:50+01:0024 Marzo 2017|Ufficio visti|

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Quando aveva 30 anni la madre si suicidò davanti a lui. Le sue ultime parole furono: “Figlio, sentiti libero di amare l’umanità, perché dell’odio mi sono fatta carico io”. Gao Bo ama l’umanità e, forse per questo ne vede soprattutto la fatica nel raggiungere le mete e la necessità di raggiungerle per sottrazione, come per i monaci buddisti o gli emigranti. (altro…)

Marina Abramovic

Di |2020-09-11T15:16:50+01:0010 Marzo 2017|Ufficio visti|

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Nelle varie occasioni in cui mi sono trovato di fronte dinanzi ai video sul dolore, fisico ed emotivo, di Marina Abramovic, ho sempre avvertito un fastidio da inautenticità, probabilmente perché mi sono perso le più significative performance dal vivo. E perché lo sforzo di spingere l’estremo sempre più in là provoca nello spettatore una crisi di rigetto: se lo scopo della Abramovic si arresti qui, sulla soglia del sensazionalismo, o aspiri a renderci più consapevoli non lo sapremo mai. (altro…)

Jannis Kounellis

Di |2020-09-11T15:16:53+01:0020 Febbraio 2017|Ufficio visti|

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Amava Masaccio e Caravaggio. “Mi danno idea di cosa sia il peso dell’arte. Il peso, sì. Il contrario del virtuale. Il virtuale è la novità che non porta a nessuna novità. Il peso polarizza lo spazio. E’ una qualità. Un’indicazione per voler riscoprire qualcosa di concreto”. Così rispondeva pochi mesi fa Janis Kounellis (scomparso il 16 febbraio) a un’intervista di Antonio Gnoli. L’artista, scomparso il 16 febbraio, ha offerto mille diverse fantasie materiche, pur secondo una certa linea di continuità. (altro…)

Richar

Di |2020-09-11T15:16:55+01:0027 Gennaio 2017|Ufficio visti|

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Qualche mese fa a Santa Clara a Cuba mi sono capitate davanti le opere di questo disegnatore, tutte molto divertenti. La serie che ho fotografato concettualmente è perfida quanto candida. Semplicissima. Archetipica. Nulla più dei doppi e dell’Ombra che fanno il contrario di quanto accade nell’apparenza del reale. Eppure disorienta. Quale dei due è il vero? Ricardo Gerardo Reyes. In arte Richar. O forse: in ombra Richar. (altro…)

Roberta Basile

Di |2020-09-11T15:16:55+01:0020 Gennaio 2017|Ufficio visti|

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Quando si fotografa Napoli (o la si racconta) è difficile allontanarsi dagli stereotipi. Si tende a cadere nell’oleografia oppure nello scandalismo, come se ci fosse un’irresistibile attrazione gravitazionale verso gli opposti.Poche cose zavorrano la città quanto l’eterna semplificazione del reale, nella quale finiscono per crogiolarsi i suoi personaggi, persino quelli negativi. (altro…)

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