Vivere a sessanta gradi sotto zero, ricavare l’acqua fondendo il ghiaccio, confidare nel grasso di renna per recuperare le calorie che il gelo consuma. Sono i Dolganes della penisola del Taimyr, all’estremità settentrionale della Siberia. Nicolas Mingasson ne ha documentato la vita, proponendo in più occasioni questo suo reportage, l’ultima al Musée de l’Homme a Parigi, diversi mesi fa. Il lirismo che propone una natura tanto estrema è una poesia della sottrazione, dove la resistenza dignitosa del minimo gesto umano (o il semplice esistere) è sempre un germoglio che spunta nell’accecante signoria del bianco.
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